ROMA – Mancano più di due mesi dal ritorno in classe, ma la scuola fa già discutere. Nel mirino l’obbligo d’iscrizione all’albo degli educatori professionali socio-pedagogici anche per gli educatori dei servizi educativi dell’infanzia.

Aspetto evidenziato in tono critico da Anci, che chiede al governo di fare un passo indietro. “La formulazione poco chiara della norma, peraltro – fanno sapere dall’Associazione dei Comuni italiani -, lascia supporre che il personale educativo privo del titolo di studio richiesto potrebbe perfezionare l’iscrizione all’albo solo in fase di prima attuazione, cioè entro il 6 agosto, e in caso di mancato rispetto di questo termine non potrebbe più svolgere le mansioni di educatore, lasciando quindi scoperti i servizi”.

E ancora: “Una disposizione non condivisa nelle opportune sedi istituzionali, che metterà in grave difficoltà i Comuni nel reclutamento del personale, con il serio rischio di mettere in discussione l’avvio delle attività dei servizi educativi a settembre, fino a paralizzare un servizio essenziale per le famiglie, i bambini e le bambine”.

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