Il cardinale Giuseppe Betori si schiera a sostegno del Maggio fiorentino (leggi). «Anche io sono il Maggio» ha detto l’arcivescovo di Firenze, nella sua omelia  in cattedrale in occasione della festività di San Giovanni, patrono della città

Richiamo alla responsabilità Betori ha parlato della «delicatissima situazione del Maggio musicale fiorentino» e della necessità di «concorrere insieme» per la fondazione lirica, chiamando tutti a «un’azione responsabile e concorde nel ricercare le vie migliori» per darle un futuro. In Duomo c’erano anche i musicisti e il coro del Maggio per eseguire la Messa in sol maggiore D 167 di Schubert. Parlando in merito alla cura del bene, del giusto e del bello di cui «nessuno ha l’esclusiva, ma tutti si è chiamati a concorrervi, ciascuno secondo il proprio ruolo», Betori ha aggiunto: «Non voglio fare esempi perché non spetta a me l’agire, ma oggi non posso non richiamare il valore e l’efficacia di questo principio del concorrere insieme di fronte alla delicatissima situazione del Maggio Musicale Fiorentino, che non ha voluto però mancare con la propria arte alla festa del patrono della città in questa cattedrale. Mentre ringrazio quanti lo hanno reso possibile, chiamo tutti a un’azione responsabile e concorde nel ricercare le vie migliori per dare futuro a questa espressione di cultura e di bellezza che tutti ci onora. Anch’io sono il Maggio», ha concluso, ricevendo poi un applauso.

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