Apertura straordinaria stamani per la stampa e nel pomeriggio per la visita privata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di “Ambrogio Lorenzetti”, la mostra-evento dedicata al grande artista senese del Trecento (scarica info orari e biglietti). In esposizione oltre al ricco patrimonio di opere presenti a Siena (circa il 70 per cento delle opere attribuite si trova in città) anche molte opere provenienti dai più importanti musei del mondo, dal Louvre di Parigi alla National Gallery di Londra, agli Uffizi e Musei Vaticani, dallo Städel Museum di Francoforte, alla Yale University Art Gallery.
Dal 22 ottobre al 21 gennaio 2018, dunque lo Spedale del Santa Maria della Scala ospiterà la fase finale di un progetto dedicato al grande pittore avviato già dal 2015 con l’iniziativa “Dentro il restauro”, mirata ad una migliore conservazione delle sue opere ma anche a favorirne l’avvicinamento da parte del pubblico. In questi anni, infatti, i locali del Santa Maria della Scala hanno accolto alcune opere sottoposte a indagini conoscitive e interventi conservativi oppure veri e propri restauri, come il ciclo di affreschi staccati della cappella di San Galgano, a Montesiepi e il polittico della chiesa di San Pietro in Castelvecchio a Siena. Altri cantieri di restauro, visitabili anche dal pubblico, sono poi stati aperti nella basilica di San Francesco, affreschi dell’antica sala capitolare dei frati francescani senesi, e nella chiesa di Sant’Agostino, nel cui capitolo Lorenzetti dipinse un ciclo di storie di Santa Caterina e gli articoli del Credo.
Nonostante sia considerato uno degli artisti più importanti dell’Europa trecentesca, Ambrogio Lorenzetti è ancora poco noto al grande pubblico per quel che riguarda l’insieme della sua produzione artistica, se si esclude la grande attenzione e l’enorme diffusione nel mondo che ha il ciclo degli affreschi realizzati in Palazzo Pubblico di Siena, le “Allegorie e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo in città e nel suo contado”, autentici manifesti cruciali dell’etica politica delle città-stato italiane nella tarda età comunale e in specie del governo senese dei Nove. Tanto da meritarsi l’appellativo di “pittore ideologo” da parte di Giorgio Vasari.
Anche a causa di questa grande attenzione al ciclo degli affreschi, l’intera opera di Lorenzetti ha finito per essere messa in ombra, considerato che non esiste una moderna e affidabile monografia scientifica sul pittore. La mostra, preceduta da un’intensa attività di ricerca e dalle campagne di restauro degli anni scorsi, rappresenta dunque l’occasione per ricostruire la sua straordinaria attività. «Il grande evento per Siena dopo la mostra su Duccio del 2003», ha detto nei giorni scorsi Alessandro Bagnoli. Elenco completo opere in mostra
La mostra, promossa e finanziata dal Comune di Siena, gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Toscana, è curata Alessandro Bagnoli, storico dell’arte della Soprintendenza e docente dell’ateneo senese, Roberto Bartalini, ordinario di storia medievale all’Università di Siena, e Max Seidel, docente delòl’università di Heidelberg, curatori anche del corposo volume che accompagna l’esposizione, mentre l’allestimento è progettato dallo studio Guicciardini & Magni Architetti.