FIRENZE – “Tre anni fa il mio predecessore Rossi mi diceva di essere preoccupato perché ogni anno si trovava a dover firmare uno stato di emergenza. Ecco quindi cosa significano i cambiamenti climatici”.
Ad affermarlo il presidente regionale Eugenio Giani, che ha fatto il punto sul quadro ambientale. In Toscana, ha evidenziato il governatore, “negli ultimi 14 mesi, da quando nell’agosto del 2022 fronteggiavo 980 ettari di incendio tra Massarosa e Camaiore, in provincia di Lucca, e poi 600 ettari di incendio in Maremma a ora, abbiamo avuto sette dichiarazioni di stato di emergenza”.
Per Giani “è evidente che si dovranno fare dei lavori, che sono ingentissimi, soprattutto per fare a monte, con le vasche di esondazione, quello che finora abbiamo fatto sui grandi fiumi. L’Arno, in virtù del lavoro del lago di Bilancino non è arrivato a Ponte Vecchio nemmeno al livello di guardia, mentre nell’area dei suoi affluenti ci sono stati dei danni. Il lavoro che noi abbiamo fatto sull’Arno, ma anche sul Bisenzio e sull’Ombrone dovremo iniziare a farlo anche a monte dei fiumi minori”.