MONTERIGGIONI – Lo stabilimento Amadori di Monteriggioni (Siena) guarda al futuro. In Regione si è svolto il secondo incontro per definire cosa ne sarà del sito produttivo.
“Si è già dato avvio ad alcune prime azioni, cominciando dal primo incontro, proprio oggi, tra l’azienda e la direzione competitività e l’ufficio per l’attrazione di investimenti della Regione insieme a Comune e Provincia. Amadori ha indicato un proprio tecnico esperto, già direttore dei siti e che oggi si occupa di ‘progetti speciali’ per il gruppo, di seguire la parte relativa alla reindustrializzazione di Monteriggioni e sarà incaricato un advisor specializzato”, hanno fatto sapere al termine della riunione.
Durante la trattativa sono intervenute le strutture della Regione che hanno verificato la praticabilità dell’ammortizzatore sociale per 6 mesi che l’azienda chiederà per i 23 dipendenti a tempo indeterminato, oltre a un incentivo all’esodo pari a 10 mensilità.
“Riuscire a tutelare nelle crisi industriali i lavoratori precari è la vera svolta che la Regione sta imprimendo insieme a sindacati e al sistema delle imprese L’accordo per gli avventizi di Amadori di Monteriggioni costituisce un altro importante precedente, al pari di quanto accaduto nel recente passato sia per gli stagionali di Ortofrutta del Mugello di Marradi, sia per i lavoratori in somministrazione di Gilbarco di Firenze – ha detto Valerio Fabioni, consigliere per il lavoro del presidente Giani -. Adesso tutti impegnati per dare una nuova vita industriale al sito di Monteriggioni”.
Amadori dieci giorni fa aveva annunciato la dismissione delle attività dello stabilimento a partire da luglio e il licenziamento di 200 persone.