«Niente gasolio per i riscaldamenti delle scuole superiori, niente fondi per le gare dei lotti deboli del trasporto pubblico con intere aree non coperte dai messi su gomma o l’impossibilità di garantire il funzionamento dei centri per l’impiego». E’ lo scenario previsto dal presidente di Upi Toscana e della Provincia di Pisa Andrea Pieroni commentando i tagli contenuti nel decreto legge 66 che andranno ad incidere, nel solo 2014, per altri 35 milioni di euro sulle Province toscane, di cui quasi un quarto per la sola Provincia di Firenze. «I tagli previsti dal decreto 66 determineranno per tutte le Province della Toscana il superamento del Patto di Stabilità, e per alcune si potrebbe approssimare anche il rischio di un default finanziario dell’ente, che non consentirà né la manutenzione straordinaria né quella ordinaria».
A rischio anche le funzioni gestite per conto della regione Un taglio che aumenterà progressivamente fino a 52 milioni per il triennio 2015-2017. «Un soffocamento finanziario – spiega Pieroni – che va ad incidere, tra l’altro, su funzioni gestite dalle Province per conto della Regione e sul personale. Per questo motivo appoggeremo le risoluzioni proposte dai precari della Protezione Civile e dei Centri per l’Impiego in ogni consiglio provinciale, a cominciare da quella odierna a Firenze».