Il pericolo di inabissamento della Costa Concordia sembra scongiurato e le operazioni di ricerca dei dispersi e di defueling potranno essere svolte contemporaneamente già a partire da domani. Altri due corpi ritrovati portano a 15 il bilancio delle vittime del naufragio e un punto interrogativo ancora incombe sul numero reale dei dispersi.
Faccia a faccia tra Gabrielli e pm di Grosseto Nel consueto appuntamento con la stampa il procuratore capo della Protezione Civile Franco Gabrielli fa il punto della situazione dopo essersi recato alla Procura di Grosseto per incontrare i pm impegnati nell’inchiesta sul naufragio della Costa Concordia. «Non c'è momentaneamente nessun pericolo che la nave sprofondi – ha affermato Gabrielli – . La nave è nella condizione di stabilità e non necessita di alcun tipo di intervento esterno che ne consolidi la staticità. Ricerche e defueling potranno proseguire contemporaneamente e le ricerche dei superstiti proseguiranno fino a quando sarà possibile ispezionare la nave e se ci sono cadaveri tra scafo e fondale potranno essere recuperati solo quando la nave sarà riportata in asse».
Cresce il numero delle vittime Con i cadaveri delle due donne trovati nel primo pomeriggio sul ponte 4 della nave sale a 15 il bilancio dei morti. Le due vittime indossavano il giubbotto salvagente. Un cadavere è stato riconosciuto nella giornata dai parenti presenti all'isola del Giglio. Si tratta di Maria D'Introno, 30 anni. A darne notizia Luigi Perrone, sindaco di Corato, in provincia di Bari, paese d'origine della ragazza che viveva a Biella dal 2005 per motivi di lavoro e che insieme al marito e ai cognati avevano regalato ai suoceri la crociera per le nozze d'oro di questi ultimi. Il sindaco è rimasto in questi giorni in costante contatto proprio con il suocero di Maria D'Introno ed e' stato proprio lui a confermare il riconoscimento della salma.