«Finalmente è arrivata, come ho detto l’anno scorso la vendetta è un piatto che va servito freddo. Sono felice del secondo posto. Abbiamo lavorato duramente quest’anno. Dopo tanti sacrifici questa è una medaglia che mi ripaga appieno». Con queste parole la nuotatrice fiorentina, anzi per l’esattezza nativa di Comeana, alle porte di Prato, Rachele Bruni ha commentato l’argento conquistato nella 10 km di nuoto in acque libere ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
L’outing «Ho appena abbracciato il mio allenatore, dopo 4 anni di lavoro intenso e la lacrima è uscita – ha aggiunto Bruni, che ha conquistato il secondo piazzamento, al termine di una gara che ha visto anche i giudici protagonisti nel finale – Non sono un’atleta molto facile da gestire». L’azzurra, inizialmente terza, è salita in seconda posizione dopo la squalifica della francese Muller. «Al traguardo mi ha buttato sotto e non ho potuto toccare subito il tabellone d’arrivo e tra argento e bronzo c’è una bella differenza». Ma è dalla dedicata fatta da Rachele Bruni, nelle Olimpiadi dell’amore visto anche le molte dedicate dai campi gare alle rispettive compagne, che è arrivata l’altra notizia di giornata. «Ho dedicato il mio argento anche a Diletta: non ho mai fatto coming out ma non mi sono neanche mai preoccupata dei pregiudizi. Io vivo la mia vita con naturalezza. Se ci vuole coraggio a fare una dichiarazione del genere. Non lo so, so solo che mi è venuto naturale pensare alla mia Diletta. E non ai pregiudizi della gente. Io l’ho sempre vissuta naturalmente, senza problemi, lo sanno tutti ma io non ho mai fatto outing? Indubbiamente ci sono persone che hanno ancora dei pregiudizi, ma io vivo serena e tranquilla senza pensare a questo: vivo per me stessa, per la mia passione per il nuoto e per le persone che mi vogliono bene».
