FIRENZE – Firenze ricorda i giorni drammatici che seguirono al 4 novembre 1966 e si prepara a celebrare il 60° anniversario con iniziative specifiche. In particolare, Regione Toscana e fondazione Earth and Water Agenda hanno annunciato la creazione di un Archivio della memoria degli angeli del fango.
Luogo dove conservare la memoria “Faremo in modo che sia pronto per il 2026, in concomitanza con il sessantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze”, ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Sarà un luogo dove salvare e tutelare ogni ricordo di quel drammatico evento che resta sempre vivo nei cuori e nella memoria di tutti, insieme al coraggio generoso che spinse tanti giovani a partire da ogni luogo per raggiungere Firenze e portare soccorsi nella prima mobilitazione del volontariato italiano e internazionale.
Archivio digitale degli Angeli del fango L’Archivio conserverà i nomi, raccoglierà in formato digitale tutte le testimonianze, come autobiografie, racconti, diari, memorie private, immagini e video, di fiorentini, toscani, così come dell’onda delle ragazze dei ragazzi che arrivò da ogni parte d’Italia e del mondo, radioamatori, vigili del fuoco, militari di leva, forze dell’ordine, operai di aziende, cittadini e quanti portarono soccorsi”, ha spiegato Erasmo D’Angelis, presidente di Fondazione Ewa.
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Sarà possibile inviare testimonianze, documenti, video e foto e altro dell’alluvione del 1966 e degli angeli del fango. I materiali saranno scannerizzati, catalogati, conservati con processi di digitalizzazione. Al progetto, oltre a Regione e Fondazione Ewa collaborano Comune e Università di Firenze, Protezione civile e Direzione regionale dei vigili del fuoco.
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