LIVORNO – ‘Al peggio non c’è mai fine’ recita un vecchio adagio popolare. Ed è quello che deve aver pensato chi si è trovato a leggere quelle parole scritte sulla delibera della Giunta comunale di Livorno relativa alle iniziative da mettere in campo per ricordare il tragico evento dell’alluvione del 2017 e affidate a Lem, fondazione di promozione turistica ed eventi controllata dal Comune.

Nella delibera si stabiliva “di prevedere, l’organizzazione di iniziative per la commemorazione dell’evento alluvionale che ha colpito la città di Livorno, la notte tra il 9 e il 10 settembre 2017, inerenti l’alluvione stessa, con il coinvolgimento di una pluralità di soggetti ed ambiti, con conseguenti ricadute anche su aspetti di rilievo turistico e culturale, nonché di promozione della città stessa”.

E inoltre “di demandare alla Fondazione Lem, l’organizzazione delle iniziative di cui trattasi in occasione della commemorazione dell’alluvione, che ha colpito la città di Livorno, la notte tra il 9 e il 10 settembre 2017, tenuto conto che le stesse sono finalizzate anche alla promozione della città in tutti i suoi aspetti turistico – culturali”. Frasi choc che il sindaco Luca Salvetti ha subito giustificato come un errore tecnico, un “copia e incolla” finito per errore nel testo della delibera, di cui si è scusato. “Un mero errore materiale nella delibera – ha detto Salvetti- errore del quale mi scuso personalmente, non può essere strumentalizzato e non può offuscare il momento di cordoglio collettivo”. Le opposizioni in consiglio però non ci stanno. Alessandro Perini, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale annuncia che presenterà una mozione di sfiducia al sindaco e a tutta la giunta “perché non può essere stato un errore – sostiene – ma è stato invece un concetto consapevolmente espresso in più parti della delibera”.