Riguardo al rischio di attentati terroristici, «dev’essere chiara una cosa, non c’è alcuna soluzione che possa mettere al sicuro al 100% qualunque città o paese. Sarebbe sterile e sbagliata una polemica su questo aspetto». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. «Dobbiamo fare tutto il possibile e mettere in pratica in modo scrupoloso tutte le misure che esperti di antiterrorismo, Viminale, e Cosp (Comitato ordine e sicurezza) ritengono di dover applicare per le nostre città – ha aggiunto – ma dobbiamo anche stare anche con i piedi per terra. Per questo è utilissimo il contributo dei cittadini che possono segnalarci in ogni luogo della città e in ogni momento situazioni strane sospette e pericolose per poter intervenire in modo tempestivo».
Callo for ideas «Abbiamo colto al volo l’idea dell’architetto Stefano Boeri cominciando a metterla in pratica – ha proseguito Nardella – perché pensiamo che sia possibile e doveroso, nel caso di una città come Firenze che è un modello mondiale, conciliare la sicurezza con l’estetica e la bellezza». Dario Nardella oggi a Palazzo Vecchio, sarà impegnato in un workshop per lanciare una ‘call for ideas’ che renda le barriere antisfondamento in città, la misura introdotta dopo l’attentato terroristico di Barcellona, vere e proprie opere d’arte verdi, con fiori e piante. Ai lavori, oltre a Stefano Boeri, parteciperanno architetti, paesaggisti, esperti di design e rappresentanti del mondo accademico. «Fino a che è possibile, sempre sulla base degli indirizzi che arrivano da prefettura e forze dell’ordine in sede di Cosp, eviteremo di mettere barriere in cemento armato e new jersey sostituendole con soluzioni della stessa efficacia ma che sono architettonicamente ed esteticamente adatte alla nostra città e al nostro patrimonio culturale – ha concluso Dario Nardella -. Abbiamo iniziato con l’installazione di fioriere e piante. Per questo lo scopo della riunione di oggi è chiamare artisti, architetti, esperti non solo italiani, a dare un contributo per lanciare un modello che possa essere replicabile in tutte le città italiane e anche all’estero. La sicurezza può e deve andare a braccetto con la bellezza. Non dobbiamo violentare le nostre città cedendo al ricatto psicologico dei terroristi».