Va all’asta l’ex stazione Leopolda di Firenze, alle cronache recenti per essere diventata il luogo simbolo dell’ascesa di Matteo Renzi. L’annuncio è stato pubblicato sul quotidiano La Stampa e ufficialmente presente sul sito internet Ferservizi, società delle Ferrovie dello Stato. Il prezzo: 7,2 milioni di euro, con la gara che scadrà il prossimo 2 dicembre. Il complesso, attualmente utilizzato come spazio polivalente ed espositivo per manifestazioni legate al mondo della moda, del turismo, della cultura e della convegnistica, in cui vi fu anche un recupero storico curato da Gae Aulenti, si sviluppa su una superficie commerciale di circa 5.200 mq.
Sede dell’Esposizione Universale del 1861 La storia meno recente, invece, indica la Leopolda come la prima ferrovia pubblica (la seconda in assoluto in ordine di tempo) costruita in territorio toscano per collegare la città di Firenze con quella di Livorno. Nel 1841 cominciarono i lavori di costruzione che partirono da Livorno e terminarono nel 1848 con la conclusione della ‘strada ferrata’ in un terreno fuori dalle mura fiorentine, vicino alla Porta al Prato. Su questo terreno fu costruita la prima stazione ferroviaria di Firenze. La stazione di Porta al Prato, che prese il nome di Leopolda, fu progettata in stile neo-classico da Enrico Presenti, creando un corpo centrale adibito a corte d’arrivo e due laterali ad accogliere tutti i servizi. La stazione di Porta al Prato fu ultimata nel 1848 e la ferrovia Livorno-Firenze fu chiamata ‘Leopolda’, in onore del Granduca regnante. Poco dopo la proclamazione del Regno d’Italia (1861), la stazione Leopolda chiuse i battenti e tutto il traffico ferroviario fu smistato nell’altro terminale denominatostazione di Santa Maria Novella. Negli anni successivi molte ipotesi furono fatte sull’ utilizzo della vecchia Stazione, che in ogni caso non riacquistò più il suo compito originario. Ultimata l’esposizione Nazionale del 1861, l’ex stazione Leopolda fu occupata da un Arsenale d’Artiglieria. Con l’avvento di Firenze capitale, il complesso, di proprietà demaniale, fu ristrutturato per ospitare la Direzione Generale delle Gabelle e della Dogana: il recupero fu progettato dall’architetto Marco Treves. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, l’edificio e’ stato, negli anni, notevolmente modificato. Al termine di tutte le modifiche e lo spazio dell’antica stazione, è rimasto indiviso all’interno dell’edificio un grande locale, adibito fino al 1993 a magazzino di parti di ricambio di veicoli ferroviari e poi trasformato nell’attuale spazio polivalente della Stazione Leopolda, sede di mostre, di manifestazioni culturali e di manifestazioni connesse alla promozione della moda a Firenze. Dal 1990 l’ex Stazione Leopolda ha vissuto una sorta di nuovo vita diventando un centro polifunzionale, sede di congressi, eventi e manifestazioni.
Dal 2010 sede del “renzismo” Nel 2010 l’allora sindaco di Firenze Renzi, insieme a Pippo Civati, che era in quel periodo consigliere regionale in Lombardia, scelse l’ex stazione per lanciare la Leopolda con un convegno che segnò l’inizio della stagione dei cosiddetti ‘rottamatori’. Da allora, ogni anno, la Leopolda durante il periodo autunnale, per un intero week-end, è diventato un appuntamento chiave per capire i temi ed i personaggi che ruotano intorno al mondo denominato ‘renzismo’. Un incontro che anche quest’anno è stato confermato dal premier prima attraverso un video pubblicato circa due settimane fa su internet e poi attraverso la sua e-news, due giorni fa. «Ci vediamo alla stazione Leopolda, da venerdì 11 a domenica 13 dicembre», ha scritto Renzi nella sua ultima newsletter.