«Si vuole segnalare di nuovo il problema della sicurezza sui bussini Ataf e Li-nea, particolarmente quelli impiegati sulle linee centrali C1, C2 e C3 (tipo Mercedes Sprinter, Tecnobus, Bredamenarini Zeus) e sulle linee periferiche 38, 40, 43, 41 e 46 (tipo Mercedes Sprinter e Iveco Daily)». Inizia così una lettera che la Filt Cgil dell’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia ha scritto al sindaco e al prefetto di Firenze, oltre che alle aziende Ataf Gestioni e Li-nea. «Più volte in passato abbiamo segnalato come, sulla quasi totalità di queste vetture, il posto guida sia totalmente esposto e alla mercé di qualsiasi potenziale malintenzionato che possa avere intenzione di aggredire l’autista, data la facilità di poterlo sorprendere alle spalle – si prosegue nella missiva -. Visto anche il contesto nel quale i lavoratori di ATAF Gestioni e Li-Nea svolgono il proprio servizio, riteniamo non sia più procrastinabile la totale messa in sicurezza del posto guida, che non deve essere accessibile dall’esterno».

La richiesta «Chiediamo quindi al sindaco e al Prefetto di Firenze di adoperarsi quanto prima per sensibilizzare le aziende alla soluzione di tale problema, ed alle aziende di provvedere, tenendo ben presente sia la sicurezza dei lavoratori, sia dei passeggeri trasportati, sia dei cittadini. Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito». A muovere la necessità di scrivere tale lettera è stata nei vertici della Filt Cgil l’aver registrato un sempre maggior crescente numero di episodi di cronaca che hanno visto autisti di mezzi del trasporto pubblico locale preda di aggressioni ed atti intimidatori, volendo avvertire le autorità di una misura ‘colma’ in questo senso.