chianina.JPG«Sulla sicurezza alimentare non possiamo fare confusione e creare facili ed ingiustificati allarmismi. La carne di qualità, come quella che viene dagli allevamenti di Chianina del nostro territorio, all’interno di una dieta mediterranea bilanciata, non può essere in alcun modo paragonata a generiche produzioni industriali e di indubbia provenienza. Se da una parte dobbiamo essere ogni giorno attenti ad una sana alimentazione, dall’altra dobbiamo tenere conto degli stili di vita e delle peculiarità nei consumi nei diversi Paesi. Allarmismi mediatici rischiano innanzitutto di penalizzare un settore già in forte sofferenza come la zootecnia, un settore strategico per l’economia agricola ed agroalimentare nazionale, e vitale per la Valdichiana». Dalla patria di Ezio Marchi, “padre” della razza Chianina, il sindaco di Sinalunga Riccardo Agnoletti interviene sulla ‘bomba’ mediatica lanciata nei giorni scorsi dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui il consumo di carne rossa, in particolare quella lavorata, potrebbe essere cancerogena al pari di fumo, benzene ed amianto. «Studi scientifici hanno invece dimostrato, più volte – aggiunge Agnoletti -, l’aspetto salutistico della carne di razza Chianina di qualità; invito l’Oms a visitare gli allevamenti del nostro territorio, e verificare l’attenzione in ogni passaggio produttivo, sia nella fase dell’alimentazione animale, sia nella stalla per il benessere animale, fino alla fase della macellazione. Non bisogna infine dimenticare che il consumo medio pro capite di carni e salumi in Italia, è inferiore alla metà della soglia di rischio indicata dalla stessa Oms. Auspichiamo che non si creino allarmismi e che si favorisca invece un consumo consapevole, andando alla ricerca di carni di certificata tracciabilità e origine; tanto più che ci troviamo in nell’area di produzione maggiormente vocata».