Fiesole festeggia i 100 anni del suo Museo Archeologico nel nome dei Longobardi, celebrando con la mostra ‘Fiesole e i Longobardi’ un passato remoto che la vide, dopo gli etruschi e i romani, essere un importante stanziamento anche per questi popoli germanici: un insediamento fortificato piuttosto esteso, di grande importanza strategica nel controllo delle vie di transito dell’Italia Centrale (fino al 31 ottobre. Orario: tutti i giorni 10-19).
Visibili i reperti rinvenuti nelle tombe Nell’occasione sono esposti tutti insieme nel Museo Archeologico i reperti longobardi e i corredi funebri rinvenuti a Fiesole e nel corso delle campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza Archeologica nell’area Garibaldi, alle spalle del Comune, che hanno riportato alla luce circa quaranta tombe longobarde del settimo secolo dopo Cristo, che vanno ad aggiungersi a quelle scavate già a fine ‘800. Oltre i resti ossei rinvenuti nelle tombe, sono esposti più di cinquanta oggetti fra i quali anche le armi dei guerrieri, spade, lance, frecce, scudi, ornamenti, orecchini, gioielli d’oro, bottiglie e calici di vetro ritrovati nelle tombe femminili, in aggiunta a ciotole ed utensili di uso comune.
Alla scoperta di una storia ancora poco conosciuta L’età longobarda in Toscana è una realtà poco studiata rispetto ad altre aree italiane nelle quali i Longobardi ricoprirono un ruolo importante dal VII secolo in avanti (il Ducato di Spoleto, di Benevento o di Cividale del Friuli). La mostra è dunque l’occasione per rivalutare e approfondire questa fase storica in ambito toscano, e nel corso del 2014 è prevista anche una Giornata di studio dedicata proprio a questi temi. Info: 055.5961293