Alex Zanardi cittadino onorario di Castglione della Pescaia. La consegna dell’onorificenza è in programma martedì 20 novembre alle 10.30 nella scuola media di viale Kennedy.
Rapporto conoslidato «Vogliamo sancire con questo riconoscimento un rapporto consolidato come quello che intercorre tra Castiglione della Pescaia e Alex Zanardi – dice il sindaco Giancarlo Farnetani -. Il campione, che tutti consideriamo ormai un castiglionese d’adozione, ha raggiunto grandi traguardi sportivi grazie alla vittoria di due medaglie d’oro e di una d’argento conquistate alle Paralimpiadi di Londra: risultato che ci riempie ancor più d’orgoglio considerando che, parte della preparazione atletica effettuata per conquistarle, si è svolta proprio nel nostro comune».
Il messaggio Un biglietto più simile ad una cartolina è quello che contiene le parole del pluri campione Paralimpico che invita la cittadinanza castiglionese ad intervenire alla cerimonia per il suo conferimento a Cittadino Onorario e che è stato distribuito per le vie del piccolo paese maremmano. Con le sue parole e con la storia succinta della sua vita, Zanardi scrive direttamente ai castiglionesi per raccontare di sé, delle sue imprese, del suo incidente e della sua rinascita. Lo fa in modo semplice, diretto, energico e ironico. Proprio come uno che si sente già di far parte di una piccola comunità, quella castiglionese, che lo ha sempre accolto a braccia aperte: «Mi chiamo Alessandro Zanardi – c’è scritto -, e un tempo facevo il pilota. Ero anche bravino per la verità, tanto che ho pure corso in Formula 1, anche se le mie giornate di gloria più belle le ho vissute in America, nel campionato Indycar, dove ho vinto due campionati del Mondo. Un giorno ho avuto un incidente a causa del quale ho perso le gambe ma non certo la voglia di sentirmi uno sportivo. E’ stata dura rimettere le cose a posto ma ci sono riuscito: dopo essere tornato alle corse automobilistiche e a vincere con una macchina adattata alle mie esigenze, ho definitivamente trasformato quanto m’era accaduto in un’opportunità, rilanciando con una nuova avventura sportiva nel ciclismo paralimpico.
In tutte queste avventure che ho avuto la fortuna di vivere, non ho mai scordato i luoghi dai quali sono partito, anzi, sono stati i miei fondamentali punti di riferimento. Sono nato a Bologna, in Emilia, terra di persone bonarie e sincere, ma da bambino venivo sempre in vacanza in Maremma ed è proprio tra le colline e gli splendidi scenari che circondano Castiglione della Pescaia, che sono riuscito a “caricare” al meglio le batterie in vista dell’evento sportivo più importante per me: le Paralimpiadi 2012 di Londra, dove ho vinto due Ori nelle discipline individuali a cronometro e in linea e un argento nella staffetta a squadre».