chianticlassicovinitalySono 300 anni che canta il gallo tra Siena e Firenze, dentro ad ogni bottiglia di questo nettare si respira una storia che viene da lontano, 70mila ettari di Gallo nero e oltre 600 produttori associati che rappresentano uno stile di vita, un mix magico di paesaggi incantati, pievi, castelli e uno stile di vita che tutto il mondo sogna.

Trecento anni vissuti a cresta alta come recita lo stand al Vinitaly, un’eredità bellissima ma pesante che dobbiamo preservare e rilanciare e l’attivissimo presidente del Consorzio Sergio Zingarelli, che rappresenta degnamente questo tesoro, ha ricevuto anche la visita del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ci ha onorato con la sua presenza.

La visita di Mattarella allo stand del Consorzio Chianti Classico a Vinitaly, a colloquio con il presidente Zingarelli
La visita di Mattarella allo stand del Consorzio Chianti Classico a Vinitaly, a colloquio con il presidente Zingarelli

E’ un’ottima edizione per i vini del Gallo Nero il cinquantesimo Vinitaly, sono 115 le aziende presenti nello spazio consortile con 225 etichette in degustazione, di cui 47 di Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato da soli due anni e già affermata tra le eccellenze enologiche mondiali. Bene anche le vendite per il Chianti Classico che nel 2015 crescono dell’8%, trend confermato dal +6% dei primi mesi del 2016. «Merito della forte vocazione all’export, oggi a quota 80% – afferma Sergio Zingarelli – ma anche della ripresa del mercato interno, tornato a crescere (+2%) dopo un lungo periodo di stagnazione».

Tutta la Toscana è protagonista al Vinitaly con i suoi 739 espositori è la più rappresentata alla fiera di Verona e festeggia un +22%  di vendite ed è la regina incontrastata dell’export italiano  con ai primi posti Stati Uniti, Germania, Canada, Regno Unito e Svizzera e a ruota arriva il Giappone e un po’ più in basso, nona, la Cina, che è il mercato più inseguito.L’export del vino toscano nei paesi extra Ue viaggia di fatto a velocità tripla rispetto al resto d’Italia: il 29,4% secondo Nomisma Wine Monitor, contro il 9% nazionale e secondo un recente sondaggio condotto su un campione di giovani americani la Toscana è la regione vinicola italiana più conosciuta negli Stati Uniti.

paradiso terrestre conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo il Gallo può continuare ad andare a cresta alta, nel pollaio ha la gallina dalle uova d’oro…!