La nuova scuola in Toscana si disegna dal basso, per l’assessore regionale Stella Targetti occorre “un cantiere aperto per sostenere processi di innovazione”. “Non si vince nulla e non ci sono denari in palio: la nostra proposta si colloca su un terreno diverso”, precisa la vicepresidente. “Vogliamo un cantiere aperto di partecipazione civica e di coinvolgimento effettivo alle sorti di un ambiente, la scuola, che appartiene a tutti e le cui odierne difficoltà devono preoccupare tutti”. In questa prima fase, che si concluderà fra 40 giorni, chiunque può presentare contributi attorno a due aree principali: il sistema della governance territoriale e della innovazione organizzativo-gestionale della scuola (rapporti fra scuola ed enti locali, nuove architetture scolastiche, forme organizzative e gestionali, reti fra scuole); l’innovazione metodologico-educativa (piani integrati d’area, formazione professionale, progetto infanzia, didattica innovativa, diritto allo studio, rapporti tra scuola e famiglia anche per un uso critico dei media). Gli elaborati possono essere presentati sia da singole persone (insegnanti, studenti, genitori, amministratori, ricercatori, pedagogisti) sia da soggetti pubblici (enti locali e scuole, sindacati e associazioni). In posta elettronica i progetti dovranno essere inviati in forma sintetica (non oltre 5 mila battute) e saranno valutati da apposito un comitato scientifico presieduto da Marco Lodoli, insegnante e scrittore.


Il progetto – L’illustrazione completa dei progetti avverrà in incontri pubblici che saranno convocati dalla Regione in ciascuna provincia. Seguirà (marzo 2011) una iniziativa di livello regionale. “È anche da una seria analisi di quanto, in termini di innovazione, espresso dalla comunità toscana che vogliamo – prosegue Stella Targetti – costruire la proposta regionale circa politiche innovative a sostegno della scuola

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