pokerA poker, si sa, si gioca tutti contro tutti. Ma al tavolo, bisogna saper scrutare i comportamenti altrui per trovare spalle funzionali per “vedere” e “rilanciare” oppure per “foldare” e “lasciare il piatto”. Ecco, la vigilia delle elezioni regionali in Toscana assomiglia sempre più a una partita a poker: ognuno concerta accuratamente la sua mossa pur di sedersi al tavolo verde che conduce a Palazzo Strozzi Sacrati. Inutile sottolineare come sia il governatore uscente Enrico Rossi ad avere dalla sua il maggior numero di fiches, lo dicono la storia e il suo primo mandato da presidente della Regione. Ma attenzione: sia nel centrodestra che nel centrosinistra si sta muovendo qualcosa e non è detto che il tavolo si riduca ai due-tre giocatori che sono in ballo oggi.

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Giovanni Lamioni

Centrodestra: Lamioni in corsa Partiamo dal centrodestra. Claudio Borghi è il candidato per la Lega Nord alla presidenza della Regione, Giovanni Donzelli quello di Fratelli d’Italia. I due stanno politicamente “flirtando” – ci passeranno il termine – nell’obiettivo di fare fronte comune contro Rossi e contro il Pd. Dopo alcuni giorni di riflessione, però, è tornato a sedersi al loro fianco anche Giovanni Lamioni. Quella del presidente della Camera di Commercio di Grosseto sembrava una candidatura destinata a scomparire e invece Forza Italia ha deciso di non cedere e di proseguire con la strada battuta prima dell’irruzione di Borghi e del Carroccio. L’accordo romano Berlusconi-Salvini non sembra abbracciare la Toscana, così come i nervi restano scoperti in Liguria e in Veneto. Insomma, solo una convergenza a livello nazionale potrebbe scompaginare le carte in tavola. E, ad oggi, restano in corsa sia Borghi che Donzelli ma anche Lamioni, supportato da Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Unione di Centro.

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Andrea Raspanti, dopo Buongiorno Livorno arriva Buongiorno Toscana

Nasce Buongiorno Toscana, ecco gli “tsiprasiani” Però, se nel centrodestra è lecito parlare di «cocci rotti», anche nel centrosinistra qualcosa si muove e il candidato unico del Pd Enrico Rossi, scampata “l’insidia primarie”, deve guardarsi a quelli che sono i movimenti e le frizioni della ex coalizione. Il discorso vale per Sel, sulla scia dell’ormai definitiva rottura nazionale tra Vendola e Renzi, ma anche per un nuovo attore che potrebbe sedersi al tavolo. È nata infatti Buongiorno Toscana che non è ancora una lista in corsa per le regionali sebbene tutto lasci pensare che lo possa diventare presto. Un’avventura politica che nasce a Livorno, sotto la guida dell’ex candidato sindaco Andrea Raspanti, sconfitto dal grillino Nogarin ma che – al tempo stesso – ha portato alla svolta storica targata M5S nella città labronica. Buongiorno Toscana ambisce a raccogliere tutto il malcontento della sinistra, quella che guarda a Sel, Rifondazione comunista e ai fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle: si tratta degli anti-renziani toscani che mai potrebbero schierarsi con la Lega o con il centrodestra. Il modello d’ispirazione è il partito di sinistra radicale di Alexis Tsipras che ha vinto le ultime elezioni politiche in Grecia. E adesso gli “tsiprasiani” stanno contando le proprie fiches in attesa di capire quale sia il momento più  giusto per sedersi al tavolo ed entrare in partita.