Si torna alle urne domenica 24 giugno per i ballottaggi per l’elezione dei sindaci che non hanno vinto al primo turno delle amministrative. La scheda comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti nell’apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Il voto è valido tracciando un segno sul nome di un candidato sindaco (o nel riquadro in cui compare il suo nome) o tracciando un segno sul simbolo di una lista che sostiene un candidato sindaco. Non è ammesso il cosiddetto “voto disgiunto”: il voto è nullo se nella scheda vengono tracciati un segno sul candidato sindaco e uno su una lista che non è a lui collegata. Si vota dalle ore 7 alle ore 23. Come nel primo turno le sfide clou sono a Siena, Massa e Pisa.

A Siena la sfida è tra il candidato di centrosinistra Bruno Valentini e il candidato di centrodestra Luigi De Mossi, giunti al ballottaggio dopo aver vinto il primo turno tra 9 candidati sindaco rispettivamente con il 27,4% e il 24,2%. A sostegno di entrambi fin dall’inizio una lista civica ciascuno, ‘In Campo’ con Valentini e ‘Voltiamo Pagina’ con De Mossi. Ma domenica a dare manforte al sindaco uscente sarà un ex sindaco: Pierluigi Piccini. Anche lui si era candidato arrivando terzo al primo turno (21,3%) e registrando con la sua lista civica ‘Per Siena’ il maggior numero di preferenze (19,5%). Nella settimana che porta alle nuove urne Piccini ha siglato l’accordo con Valentini con un apparentamento che potrebbe rivelarsi cruciale nell’esito elettorale: l’ex sindaco, ex iscritto al Pci e poi ai Ds, ha dimostrato di avere ancora molto seguito in città. Nessun apparentamento invece per De Mossi che punta sul tracollo del Pd sceso al 18% cedendo il trono di ‘primo partito’ e, soprattutto, spera nell’onda lunga della crescita di consenso per la Lega in Italia.

A Massa la sfida è tra Alessandro Volpi del centrosinistra, e Francesco Persiani del centrodestra. Il ballottaggio si svolgerà tra le stesse coalizioni che avevano sostenuto i due candidati al primo turno: Pd, Mdp e cinque liste civiche per Volpi e Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e una lista civica per Persiani. Uno scontro che vede il sindaco uscente del Pd Volpi partire in testa: al primo turno ha ottenuto il 33,94% delle preferenze, mentre Persiani aveva ottenuto il 28,18% dei voti. A dividere i due sfidanti 2.026 voti.

La sfida di Pisa sarà tra il candidato del centrodestra, Michele Conti e il candidato di centrosinistra, Andrea Serfogli che al primo turno hanno ottenuto rispettivamente il 33,36% e il 32,26% dei voti. Per il numero di preferenze ricevute Conti è l’aspirante sindaco più votato. L’esito del primo turno ha confermato le previsioni con l’exploit della Lega che è diventato il primo partito con quasi il 25% dei voti e ha superato il Pd che tutto sommato conferma il suo bacino elettorale. In vista del ballottaggio, però, Serfogli è riuscito a ricomporre la rottura con Leu con l’ex sindaco pisano Paolo Fontanelli che sosterrà il candidato del Pd. Serfogli ha anche annunciato un apparentamento con le tre liste civiche che al primo turno hanno sostenuto i candidati Antonio Veronese e Maria Chiara Zippel.