L’Arci Caccia provinciale di Siena, insieme ad Arci Caccia Toscana, condanna in modo assoluto il grave episodio di bracconaggio che ha visto protagonista un cacciatore che a Colle Val d’Elsa è stato colto ad abbattere due aironi. «Un episodio – si legge nella nota di Arci Caccia -, che nonostante riguardi la singola responsabilità dell’autore del reato, contribuisce a screditare culturalmente l’attività venatoria nel suo complesso».
 
La vicenda Il 3 gennaio un cacciatore e' stato denunciato per abbattimento di animali protetti: l'uomo ha sparato contro due aironi guardiabuoi, uccidendone uno e ferendo l'altro. I fatti sono accaduti giovedì scorso nella zona di Scarna, nel comune di Colle Val d'Elsa (Siena), e la notizia e' stata resa nota dal Wwf. Il bracconiere e' stato sorpreso da una guardia volontaria del Wwf. Successivamente la polizia provinciale ha sequestrato gli animali e il fucile, denunciando il cacciatore, che rischia una condanna fino a 8 mesi di carcere e una ammenda di 2000 euro.
 
Gesto insensato che danneggia l’immagine della caccia «Un fatto insensato – prosegue la nota di Arci Caccia – che classifica l’autore del gesto come bracconiere comune, figura del tutto distinta e lontana da quella di cacciatore, non solo sotto il profilo della legalità, ma soprattutto sotto il profilo etico e culturale. La persona che si è resa protagonista di questo sconsiderato gesto è doppiamente colpevole. Da un lato perché ha infranto la legge e, dall’altro, perché scredita un’attività legittima, com’è la caccia, che vede impegnati migliaia di appassionati volontari in attività di gestione faunistica e di miglioramenti ambientali i cui effetti virtuosi si riverberano sulla qualità della vita complessiva, anche di coloro che non praticano l’attività venatoria. L’Arci Caccia, da sempre, è impegnata a promuovere e a praticare la caccia conservativa, tanto che nei propri corsi di formazione per neo cacciatori pone costantemente al centro il valore della legalità e del prelievo sostenibile. I primi danneggiati da episodi di questo genere sono pertanto i tanti cacciatori onesti che praticano responsabilmente questa attività. Al verificarsi di certi episodi occorre avere giudizio critico per saper ben distinguere chi compie irregolarità evitando facili generalizzazioni e strumentalizzazioni»
 
La specie Gli aironi guardiabuoi, della specie 'Bubulculus ibis' sono tutelati dalla convenzione europea di Berna sugli uccelli, recepita dallo Stato italiano nel 1981 e attuata con la legge nazionale per la protezione della fauna selvatica omeoterma (la 157 del 1992). In provincia di Siena non e' raro avvistare aironi guardabuoi: la specie e' in espansione in tutta l'Europa meridionale e da qualche tempo anche nel territorio senese si trovano gruppi di individui in cerca di cibo nei campi con bestiame al pascolo o dietro ai trattori in aratura.