“Siamo favorevoli all’attivazione di un tavolo istituzionale tra l’Università e gli ordini professionali per affrontare problematiche attuali e in primis la formazione permanente dei liberi professionisti”. Lo ha sottolineato il presidente della Federazione dell’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Puglia, Oronzo Milillo (nella foto), in occasione dell’incontro-audizione con gli Ordini professionali, sulle modifiche statutarie dell’Università degli Studi di Bari, convocato dallo stesso Ateneo, che si è svolto nel capoluogo pugliese.


Crescita del territorio – “La voce degli Ordini professionali – ha detto Milillo – sul tema, può influire notevolmente non solo sulla gestione ma anche, e soprattutto, sui percorsi formativi dell’Università di Bari e quindi sulla crescita produttiva, competitiva e occupazionale del territorio”. La partecipazione degli Ordini professionali all’elaborazione dello Statuto – sottolinea la Federazione regionale – rafforza quanto disposto dal Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca (n. 270 del 20 ottobre 2004), che prevede “la consultazione con le organizzazioni rappresentative nel mondo della produzione dei servizi e delle professioni con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali”.


Il ruolo della formaizone – Il presidente Milillo ricorda inoltre come nel recente Congresso nazionale della categoria, sia emersa l’importanza della formazione permanente come risposta alle esigenze della collettività e dei tecnici. Proprio il presidente Conaf, Andrea Sisti, ha firmato, a Bari, un protocollo d’intesa con la conferenza dei presidi delle Facoltà d’agraria italiane grazie al quale è stata avviata una collaborazione sul tema della formazione. In questa direzione la sinergia Ordine-Facoltà: “Esprimo una certa preoccupazione – prosegue Milillo – in quanto in diversi corsi di laurea sono assenti discipline tecniche indispensabili per la professione dell’agronomo e del forestale con tutte le conseguenze negative nel pertinente sviluppo produttivo e occupazionale. Auspico una profonda analisi e un  maggior confronto sulle lauree triennali”. “Sono convinto – continua il presidente della Federazione pugliese – che un maggiore rispetto, in termini di formale confronto, (della Legge n. 270/2004) nel rapporto tra Facoltà e Ordini professionali certamente avrebbe attenuato tale anomalia, sicuramente avrebbe influito positivamente sulla valorizzazione delle risorse agrarie e sulla interazione tra formazione di competenze scientifiche-professionali e sviluppo economico nel comparto agricolo, certamente avrebbe contribuito al potenziamento del trasferimento dei risultati della ricerca sul territorio, atteso il rapporto stretto tra ricerca e didattica ed attività professionale”.


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