“Una consulenza aziendale d’eccellenza e una forte propensione alla pianificazione e alla programmazione sono fattori essenziali per affrontare le sfide che attendono la nostra agricoltura nei prossimi anni”. Questi gli ingredienti indispensabili della ricetta proposta dai dottori agronomi e forestali lanciati da Andrea Sisti, presidente del CONAF, intervenuto nei giorni scorsi alla convention lombarda di Lecco organizzata dall’Ordine di Como, Lecco e Sondrio, sul tema ‘Agricoltura e attività professionale: problemi e prospettive’.
Il ruolo del Conaf – “Il ruolo della nostra categoria per una consulenza aziendale di qualità – ha precisato Sisti – è destinato ad emergere in relazione alla complessità dei compiti e delle funzioni che caratterizzerà l’azienda agricola del prossimo futuro. Al giorno d’oggi nessuno può fare tutto da sé. Ogni imprenditore agricolo accorto deve saper trovare e tenere stretti i propri consulenti di fiducia, ricordando che un buon consulente è un investimento di rilevanza addirittura superiore a quelli effettuati in terreni e attrezzature”. Il tema del nuovo profilo dell’imprenditore agricolo contemporaneo è stato toccato anche da Giorgio Buizza, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Como, Lecco e Sondrio, nonché presidente di FODAF Lombardia. “Attualmente – ha affermato Buizza – possiamo parlare della professione agricola come di una professione assai più variegata che in passato, che assomma in sé una molteplicità di ruoli, specchio della moderna agricoltura multifunzionale. Con questa espressione intendiamo definire un’agricoltura che non si limita alla semplice produzione di materie prime a scopo alimentare, ma che punta ad integrare, in un più ampio quadro d’insieme, una serie di servizi aggiuntivi a beneficio dell’intera società, dalla tutela del paesaggio, alla manutenzione del territorio rurale, agli aspetti ricreativi e culturali. Noi professionisti del settore agricolo e forestale siamo disponibili ad accompagnare queste imprese nel cammino dell’innovazione e nella ricerca di una sempre maggiore competitività. La presenza del professionista consente all’impresa un valido supporto per la puntuale applicazione delle nuove norme europee e nazionali e facilita il percorso dell’imprenditore che rischia spesso di scontrarsi con le difficoltà burocratiche”.
Il punto della situazione – Il punto di vista della categoria è stato espresso anche da Giambattista Merigo Vice Presidente dell’Ordine di Cremona, che ha avuto il compito di tracciare il quadro generale di riferimento dell’agricoltura e della zootecnia lombarde. “Il sistema agro-alimentare lombardo è il più importante a livello italiano ed uno dei più rilevanti nel contesto europeo – ha ricordato Merigo -. Il valore della produzione agro-industriale regionale è pari al 15,5% del totale italiano ed è stimabile attorno a 11,6 miliardi di euro. Altro dato assai rilevante è inoltre quello dell’export: la Lombardia realizza infatti da sola quasi il 20% del totale delle esportazioni agroalimentari italiane”.
Cosa fare – Sulle politiche che occorre promuovere in relazione ad un settore con tali dimensioni economiche si è soffermato Massimo Ornaghi, della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia, il quale ha sottolineato come sia indispensabile favorire al massimo grado la professionalizzazione della nostra agricoltura, anche alla luce del fatto che “a partire dal 2014 terminerà la stagione in cui i pagamenti diretti della PAC consentivano di garantire la sopravvivenza delle aziende meno efficienti o addirittura di fare reddito a quelle già di per sé sopra il punto di pareggio”. “In ogni caso – ha aggiunto Ornaghi – tra i fattori che saranno determinanti nel definire le regole del gioco per l’agricoltura dei prossimi anni un posto fondamentale è occupato sicuramente dalla prospettiva di riforma della nuova Politica agricola comune post 2013”. All’incontro ha partecipato infine il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che ha espresso i migliori auspici per il futuro impegno dei dottori agronomi e forestali al servizio del settore primario, nonché a supporto della programmazione urbanistica, in particolare per gli aspetti ambientali e del verde urbano.
Sondrio