«Chiediamo il riconoscimento immediato della calamità e completo ed il risarcimento dei danni subiti, per permettere alle aziende agricole toscane di non perdere ulteriori quote di mercato. Chiediamo inoltre il rinvio dei contributi previdenziali ed il rinvio delle rate dei mutui». E’ questo in sintesi quanto sottolineato dalla Cia Toscana – con il presidente Luca Brunelli, il direttore Giordano Pascucci e Sandro Orlandini, presidente Cia Pistoia – nell’incontro di quest’oggi in Regione Toscana con il presidente Enrico Rossi, il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ed il presidente nazionale Cia Dino Scanavino.
Al centro dell’incontro i danni ingenti causati dal maltempo dei giorni scorsi che hanno devastato la regione, in particolare il settore florovivaistico della Versilia, del Pistoia e della zona di Prato. Per la Cia Toscana è necessario il ristorno del 100% dei danni. La frequenza di questo tipo di calamità (bombe d’acqua, grandinate, vento forte) che stanno martoriando sempre più spesso la Toscana, e che colpiscono zone circoscritte ma con danni totali per le singole aziende, impongono di passare a nuovi strumenti di risarcimento che mettano al riparo le aziende agricole. «Gli attuali strumenti – ha aggiunto la Cia – non sono più sufficienti e le aziende agricole toscane rischiano per una bomba d’acqua di cinque minuti di vedere distrutto il lavoro ed il reddito di un anno intero. Situazione non più sostenibile».
Inoltre nel pomeriggio di oggi Brunelli, Pascucci e Orlandini della Cia Toscana e Dino Scanavino, Cinzia Pagni, Rosanna Zambelli e Alberto Giombetti della Cia nazionale hanno visitato alcune aziende del pistoiese devastate dall’uragano dello scorso giovedì.