Stato di agitazione con assemblea permanente alla Falegnami di Castelfiorentino. E’ quanto annuncia la Fillea Cgil in una nota spiegando che l’azienda «vuole aprire una procedura di mobilità (motivo: crisi economico-finanziaria) che prevede la perdita del posto di lavoro per almeno il 50% (ma si potrebbe arrivare al 70%, secondo i timori del sindacato) dell’attuale personale, che in totale oggi è di circa 55 addetti».
Si valuta l’occupazione della fabbrica Una decisione giunta «dopo che, oltre un anno fa, i lavoratori, pur di salvaguardare i livelli occupazionali e la capacità produttiva della ditta – spiega la nota -, erano arrivati ad autoridursi l’orario di lavoro e conseguentemente lo stipendio». Per questo i lavoratori hanno anche dato «mandato alla Rsu di valutare la scelta dell’occupazione della fabbrica qualora l’azienda non mostrasse disponibilità a fare marcia indietro».
Carletti (Fillea Cgil Firenze): «Al fianco dei lavoratori nella loro battaglia» «La crisi della Falegnami non è finanziaria ma industriale – spiega Marco Carletti, segretario generale Fillea Cgil Firenze – perché non si vendono abbastanza armadi e mobili. I lavoratori hanno investito sull’azienda riducendosi orario e salario, ma l’azienda non ha restituito il ‘prestito’ perché non ci sono stati gli investimenti necessari, così come da parte dei soci non ci sono state le ricapitalizzazioni necessarie. E se non investi e pensi solo a ridurre i costi, le politiche di contenimento salariale non portano frutti. La decisione dell’azienda sui licenziamenti è inaccettabile, siamo a fianco dei lavoratori nella loro battaglia».