E’ stato un colpo di pistola esploso in aria da una guardia giurata a spaventare un cane di razza Dogo argentino che, nel pomeriggio di ieri, vagando liberamente nel parco di Sant’Anna, alle porte del centro storico di Lucca e ha aggredito una signora che passeggiava con il suo cane nello stesso parco.

L’aggressione nel parco Erano circa le 18, quando una signora di 48 anni ha deciso di fare la sua consueta passeggiata con ‘fido’ nel parco di Sant’Anna. Certamente non pensava di incontrare un dogo argentino che girava liberamente per il parco, senza alcuna custodia. Quando il cane di grande taglia ha avvistato il ‘nemico’ a quattro zampe di piccola taglia a guinzaglio della padrona, lo ha aggredito. La donna ha cercato di difendere il proprio cane, ma, cercando di frenare l’aggressione, è caduta in terra e, mentre teneva in braccio il suo, l’altro cane l’ha assalita, si è messo a cavalcioni su di lei e ha cercato in ogni modo di strapparglielo di mano a morsi.

L’intervento della guardia giurata Richiamato dalla confusione, una guardia giurata libera dal servizio che stava attraversando il parco, ha cercato di liberare la donna dalla morsa del molosso. All’inizio ha cercato di richiamare l’attenzione del dogo argentino urlandogli contro, poi ha provato a tirare alcuni calci al grosso cane, che, però, non si è nemmeno accorto dell’uomo. Alla fine, vedendo che la situazione stava velocemente degenerando, ha deciso di esplodere un colpo di pistola in aria. Il colpo ha spaventato il cane che si è staccato dalla signora a terra e, a quel punto, è stato tenuto a bada dalla guardia giurata che si è frapposto tra lui e la donna, finché non è arrivato il padrone del cane. La signora, appena libera, ha subito portato il proprio cane che nell’aggressione aveva avuto la peggio, dal veterinario, nonostante lei stessa fosse ferita. Una volta curato il cagnolino, si è fatta accompagnare al pronto soccorso del San Luca, dove i medici l’hanno medicata alle braccia, giudicandola guaribile in 10 giorni.

Le giustificazioni e i provvedimenti Il padrone del dogo argentino, un uomo originario di Cuba di 30 anni ha dichiarato che il molosso sarebbe sfuggito dalla propria abitazione, mentre la madre apriva la porta per andare a lavoro. L’uomo, comunque, sarà sanzionato secondo il regolamento comunale sulla convivenza tra uomo e animali e il codice penale per omessa custodia di animali, che gli saranno comminate dalla Polizia municipale. Lo stesso uomo che aveva in custodia il cane ma che nega che il molosso sia di sua proprietà, è stato anche denunciato dalla Polizia per lesioni colpose.