Un’infermiera sarebbe stata aggredita lo scorso 14 agosto nel carcere fiorentino di Sollicciano. A darne notizia, in una nota, Danilo Massai, presidente di Opi Firenze-Pistoia, l’ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche. «Purtroppo ci troviamo ancora una volta a raccontare un episodio di violenza ai danni del personale infermieristico – ha precisato Massai -. Un fatto che ci porta nuovamente a sottolineare la necessità di migliorare il contesto in cui gli infermieri si trovano ad operare, per tutelare il loro lavoro e, insieme, la salute dei pazienti. Alla collega infermiera aggredita a Sollicciano va intanto tutta la nostra vicinanza e solidarietà».
10 giorni di prognosi Secondo quanto ricostruito, sempre nella nota, dall’Opi Firenze-Pistoia, l’infermiera dello Studio Auxilium, studio titolare della gestione dei servizi infermieristici in alcuni carceri della Toscana, si trovava all’interno dell’infermeria, nel settore femminile del carcere. Ad un certo punto, intorno alle 12.30, per motivi ancora da capire, una detenuta avrebbe fatto irruzione nell’infermeria, aggredendo senza apparente motivo la donna, colpendola con alcuni pugni e strappandole una ciocca di capelli. Grazie all’intervento di una Oss presente nei locali sanitari e che è intervenuta sentendo le grida di aiuto, la detenuta è stata bloccata ed allontanata anche con l’intervento della polizia penitenziaria giunta poco dopo nei locali sanitari. L’infermiera, recatasi al pronto soccorso del San Giovanni di Dio per le cure necessarie ha riportato una prognosi di dieci giorni.
Necessarie azioni correttive «In questi giorni abbiamo già avuto un primo incontro per discutere dell’accaduto con i vertici della Usl Centro Toscana e con la Direzione Sanitaria dell’istituto penitenziario di Sollicciano – spiega Stefano Chivetti, presidente dello Studio Auxilium – prendendo atto della volontà sia della direzione sanitaria (con la quale c’è totale collaborazione ed univocità di intenti), che dei vertici della struttura carceraria di voler porre in essere una serie di azioni volte a migliorare la situazione e a individuare soluzioni condivise per il futuro. Un prossimo incontro – conclude Chivetti – è fissato per il 29 agosto con la convocazione formale di un audit, che ha proprio l’obiettivo di perseguire un percorso di analisi del contesto ed attuare azioni correttive. Intanto vogliamo inviare la nostra solidarietà alla collega ferita. Una collega che ha dimostrato, anche in questo momento difficile, grandissima professionalità e un’enorme passione per il proprio lavoro, tanto da chiedere di poter tornare in attività prima possibile».