I retroscena dell’8 settembre 1943, con particolari inediti e in parte clamorosi, tra giallo e storia, nelle vicende misconosciute di Dick Mallaby, agente segreto britannico membro del S.O.E. (Special operations executive), che alla fine della guerra tornò ad abitare ad Asciano. E proprio nel paese del Garbo che accoglie oggi le sue spoglie, sabato 14 dicembre alle 17 al Museo Cassioli sarà presentato il libro di Gianluca Barneschi dal titolo “L’inglese che viaggiò con il Re e Badoglio. Le missioni dell’agente speciale Dick Mallaby” (Leg Edizioni). Alla presentazione, organizzata da Sienalibri.it e dal Comune di Asciano, interverrà l’autore che sarà preceduto dall’introduzione del sindaco Roberto Pianigiani e da un intervento di Mauro Taddei che approfondirà la figura di Henry Boutigny, anche lui membro del S.O.E. Presenti anche i figli di Dick Mallaby.
 
Il libro E’ il frutto di un accurato lavoro di ricerca da parte dell’autore sull’agente segreto che apparve misteriosamente a bordo della corvetta Baionetta che portò in gran segreto, da Roma a Brindisi, la famiglia reale e Pietro Badoglio nel settembre del 1943. Come è possibile che un inglese facesse parte di una comitiva così esclusiva? E’ da questa domanda, o felice intuizione, che Barneschi sviluppa la sua ricerca storiografica, scoprendo, a poco a poco, che in realtà Mallaby, membro del segretissimo Special operations executive (S.O.E.), fu testimone e protagonista di due dei più rilevanti episodi della storia della Seconda guerra mondiale in Italia. L’agente Mallaby divenne, infatti, il trait d’union fra italiani e Alleati nelle trattative per l’armistizio dell’8 settembre del 1943 e, nel febbraio del 1945, riuscì a convincere il capo delle S.S. in Italia, Karl Wolff, a intraprendere i colloqui segreti per quella che sarebbe divenuta la famosa “resa degli ottocentomila”. Frutto di un’intensa e decennale ricerca negli archivi italiani, statunitensi ed inglesi e corredata da nuove testimonianze, l’opera si avvale, per la prima volta, anche del memoriale dello stesso Mallaby. Il poderoso apparato documentale consente all’autore di chiarire tutti i dettagli, molti dei quali finora ignoti, riguardo a questi due cruciali eventi della storia italiana del ventesimo secolo, dopo decenni di confusione più o meno voluta.