«La gravissima aggressione di un agente penitenziario evidenzia ancora una volta le criticità in termini di sicurezza presenti nel carcere di Ranza. Problemi tuttora irrisolti dopo numerosi accadimenti di questo genere e dopo denunce e battaglie da parte dei sindacati di polizia penitenziaria così come degli amministratori locali e di alcuni rappresentanti politici». Con queste parole il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi commenta l’aggressione di un agente penitenziario per mano di due detenuti nel carcere di Ranza.
 
L’aggressione Questa mattina all'apertura delle celle per l'ora d'aria, due detenuti albanesi hanno avuto un diverbio con altri connazionali che erano reclusi in un'altra cella. L'agente intervenuto per sedare il diverbio e' stato bloccato dai due e gli sono state prese le chiavi della cella. Mentre uno bloccava l'agente, l'altro tentava di aprire la cella dei connazionali, i quali a loro volta cercavano di colpire i due, con calci e pugni e persino lanciando loro contro del caffe' bollente. L'agente e' poi riuscito a liberarsi dalla stretta e a recuperare le chiavi e, anche con l' intervento degli altri colleghi, la situazione e' tornata alla calma. I due detenuti sono stati ristretti nella Sezione isolamento del carcere.

Immediata attuazione del decreto “Svuotacarceri” «Non è più ammissibile una situazione del genere – prosegue Bassi – anche perché mette a repentaglio non solo la sicurezza all’interno dell’istituto di reclusione ma anche in tutto il territorio circostante. Circa il doppio dei reclusi a fronte di una carenza del 40 per cento di personale penitenziario. Anche in qualità di titolare della delega alle politiche sociali in ambito carcerario di ANCI Toscana penso che, purtroppo, non possiamo più meravigliarci di fronte a quanto successo anche oggi ma dobbiamo quanto prima rimboccarci le maniche affinché sovraffollamento e carenza di polizia penitenziaria trovino una soluzione immediata. L’auspicio, in tale direzione – conclude Bassi -, è che il decreto legge “Svuotacarceri” possa entrare quanto prima in vigore e che l’ordine del giorno specifico su Ranza presentato dall’on. Susanna Cenni trovi immediata attuazione nelle disposizioni ministeriali».