Un innovativo trattamento di depurazione del sangue dall’anidride carbonica ha permesso di trattare una grave insufficienza respiratoria in un uomo di 66 anni. La tecnica, utilizzata all’AOU Senese nel reparto di Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria, diretta da Marcello Rossi, consiste nell’aver sottoposto il paziente ad una “decapneizzazione”, cioè una specie di “dialisi” del sangue dall’anidride carbonica attraverso un catetere venoso collegato ad una speciale attrezzatura, utilizzata grazie al supporto dei tecnici perfusionisti, coordinati da Debora Castellani.
La depurazione del sangue «Il paziente – spiega il dottor Rossi – è arrivato in ospedale in condizioni critiche, colpito da una grave forma di insufficienza respiratoria secondaria a broncopnemopatia cronica ostruttiva con prevalente enfisema. E’ stato ricoverato in terapia intensiva e sottoposto a tutta una serie di manovre invasive, tra cui la tracheotomia, ma con difficoltà allo svezzamento. Nel tentativo di recuperare una funzionalità respiratoria accettabile abbiamo quindi intrapreso un trattamento già sperimentato circa due anni fa nel nostro reparto per depurare il sangue e, nel giro di poche ore di terapia, i livelli di anidride carbonica sono scesi sino a livelli normali, rendendo così possibile il distacco dal ventilatore meccanico, la rimozione della tracheotomia ed il ripristino della normale attività respiratoria».
Una tecnica che apre nuove frontiere Il trattamento è stato eseguito nel reparto di degenza senza ricorrere al trasferimento in terapia intensiva, in accordo con esperienze in altri centri italiani. «La tecnica di decapneizzazione – conclude Rossi – può rappresentare la nuova frontiera del trattamento dell’insufficienza respiratoria grave purché condotta in ambiente adeguato, con personale specializzato e dopo attenta selezione dei pazienti da trattare. Un ringraziamento particolare a tutto il personale del reparto che ha consentito di realizzare questo importante risultato».