MARINA DI CAMPO – “Sulle prospettive dell’aeroporto di Marina di Campo da parte delle istituzioni è ormai calato un silenzio tanto assordante quanto preoccupante. Lo scorso 7 maggio i sindaci elbani hanno avuto un confronto con l’assessore regionale Stefano Baccelli sull’allungamento della pista: del contenuto dell’incontro nessuno ha ancora parlato pubblicamente. Tutto ciò è inconcepibile, in ballo c’è il futuro dello scalo elbano e dell’economia dell’intera isola”.
Lo sottolinea la Cgil Livorno che spiega come il sindacato avesse chiesto “con forza di poter partecipare all’incontro ma Baccelli e la conferenza dei sindaci hanno letteralmente snobbato questa richiesta: un comportamento – lo ribadiamo – incomprensibile e davvero poco giustificabile. Adesso più che mai serve trasparenza e condivisione delle idee. A Baccelli e ai sindaci che hanno partecipato all’incontro chiediamo pertanto di fare chiarezza su quanto discusso e sulle rispettive posizioni assunte”.
Aeroporto dell’Elba, la Cgil chiede uno sprint a Baccelli. Risolvere criticità
“Dell’aeroporto di Marina di Campo – continua la nota della Cgil – c’interessa il futuro ma ancora di più l’immediato presente. La situazione è critica: lo scalo, senza un adeguato quanto urgente rilancio, rischia infatti di morire. L’aeroporto dev’essere valorizzato e rilanciato tramite progetti concreti. L’infrastruttura è altamente strategica per l’intero territorio elbano, sia in chiave economica che sanitaria (perchè ad esempio non allestire una base operativa dell’elisoccorso Pegaso proprio a Marina di Campo?).
E’ giunto il momento di fare chiarezza. Vogliamo capire quali siano le reali prospettive dello scalo elbano in relazione alle prossime settimane e ai prossimi mesi. Sul tema dell’eventuale allungamento della pista – lo ribadiamo – non abbiamo preclusioni: se sussistono le condizioni tecniche riteniamo che esso possa rappresentare un importante volano di sviluppo per l’intera provincia. E’ però quantomai urgente discutere dei problemi attuali dello scalo: le criticità attuali sono evidenti ed è giusto che i responsabili se ne assumano le responsabilità”.