Seduta straordinaria del Consiglio regionale toscano in programma mercoledì 25 novembre e tutto dedicato alle possibili novità future per l’Aeroporto di Firenze. Nel frattempo oggi la Giunta, riunitasi a Palazzo Sacrati Strozzi, ha dichiarato che darà il suo sì alle trasformazioni aeroportuali del capoluogo di regione a due condizioni . «Noi siamo per fare l’aeroporto e daremo un parere positivo quando saremo convocati per la Conferenza dei servizi – ha spiegato il presidente Enrico Rossi – Abbiamo espresso un parere, delle osservazioni ma sarà la società Toscani aeroporti a dover adempiere a certi tipi di richieste avanzate. La decisione sull’aeroporto verrà presa dopo il passaggio che faremo domani in Consiglio. Noi siamo assolutamente sereni, i tecnici hanno espresso i loro pareri, questi pareri andranno a Roma. La via si fa a Roma, noi diremo le nostre valutazioni, andremo con i nostri impegni politici, come già è accaduto per ciò che riguarda l’approvazione del Pit, cioè quella avvenuta ormai un anno e mezzo fa circa. La via di uscita a questa situazione è quella di avere ovviamente Toscana aeroporti che risponde in sede di progettazione alle obiezioni che i tecnici hanno fatto, e questo al tavolo a Roma quando verrà convocata la conferenza dei servizi, sarà valutato ed io stesso spingerò in questa direzione ma ancor piu’ decisivo è il contesto complessivo. La stampa continua a impiccarsi sulla pista ma non è questo il punto come io provo a dire fin dall’inizio: c’è un problema di riordino di una pista che peraltro esiste, che peraltro è già autorizzata fino a 4 milioni di passeggeri, che peraltro avrebbe anche già una autorizzazione ad allungarsi, ricevuta dagli anni precedenti, di altri 200 metri».
Obiettivo riordinoe riqualificare tutta l’area «Il problema non è solo riposizionare la pista – ha aggiunto il governatore della Toscana -, il problema della nostra delibera è di fare un intervento di riordino e di riqualificazione di tutta l’area e voglio esser sicuro che attraverso la stipula di un accordo di programma, questo riordino e questa riqualificazione di tutta l’area, avvenga davvero, sia con le tranvie su cui, come sapete, stiamo lavorando, sia attraverso le terze corsie e l’eliminazione di quello snodo che abbiamo, viario, vicino all’aeroporto che è assolutamente problematico, anche dal punto di vista ambientale, collegando anche il Ponte all’Indiano con l’autostrada, abbiamo il problema del ponte a Lastra a Signa, un’altra questione decisiva per la viabilità, per la mobilità nella Piana. L’autostrada è satura e bisogna che il governo su questo intervenga. Siamo convinti che bisogna trasferire una parte del traffico viene verso Firenze e viceversa, su ferro. Questo chiama in causa Trenitalia. Tutti questi aspetti li vogliamo mettere in fila ed in ordine. Anche la velocità sull’autostrada deve essere regolata. Nei Paesi civili si riduce la velocità per ridurre anche l’impatto inquinante. Tutto questo messo insieme ci conforta nel dire che non solo il progetto in sé dell’aeroporto è meno impattante rispetto alla situazione attuale ma realizzando l’insieme di questi progetti noi facciamo un’opera di riordino e di riqualificazione della Piana. Parliamo anche di questo.
Il progetto per il Parco della Piana Proprio sul Parco della Piana il presidente della Toscana ha voluto fare alcune specifiche. «Abbiamo un parco da 7 mila ettari, forse uno dei parchi più grandi di Europa che vogliamo piantumare, su cui vogliamo realizzare piste ciclabili, orti per anziani – ha concluso Rossi – E’ un grande atto di governo del territorio dentro cui c’è la questione della pista. In ultimo come sapete questa pista si proietta sulla lottizzazione di Castello e finalmente la lottizzazione di Castello necessariamente avrà un importante riduzione e quindi avrà anche una riduzione del carico urbanistico. Stiamo facendo le cose a modo per lo sviluppo e per l’ambiente di Firenze e della Toscana».