Con la sottoscrizione avvenuta nelle scorse ore, da parte dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del decreto di giudizio favorevole di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto del nuovo Master Plan 2014-2029 per l’aeroporto di Firenze, «non solo Firenze, ma tutta la Toscana, le forze economiche, e le istituzioni, hanno in mano una grande occasione di sviluppo che è quella di avere la nuova pista ed il nuovo aeroporto. Se noi non facciamo questo un milione e mezzo di persone sceglieranno l’aeroporto di Bologna per viaggiare in Italia e all’estero, invece di rimanere in Toscana. Sarebbe la più grande crisi economica legata alle infrastrutture dei trasporti degli ultimi cinquant’anni in questa regione. Per questo dobbiamo assolutamente realizzare l’aeroporto, abbiamo l’ok dei tecnici». Lo ha detto il sindaco Dario Nardella commentando la sottoscrizione avvenuta giovedì scorso da parte dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del decreto di giudizio favorevole di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto del nuovo Master Plan 2014-2029 per l’aeroporto di Firenze.
Prescrizioni da rispettare Sulla nuova pista per l’aeroporto di Firenze «non mi aspetto particolari sorprese perché dal nostro punto di vista sono stati rispettati scrupolosamente tutti i passaggi giuridico-amministrativi – ha aggiunto Dario Nardella -. Quindi anche eventuali minacce di ricorsi, ricorsi effettivi, dal punto di vista della giustizia amministrativa, credo che possano essere assolutamente gestiti per arrivare ad una soluzione positiva. La valutazione d’impatto ambientale ha molte prescrizioni ma questo non ci deve preoccupare – ha proseguito il sindaco di Firenze -. Anzi, il nostro compito sarà quello di verificare che queste prescrizioni siano scrupolosamente rispettate. Servono proprio ad evitare un impatto ambientale negativo dell’aeroporto, servono a garantire la salute pubblica dei cittadini e servono anche a garantire la tutela del paesaggio e dell’ambiente. Non a caso è previsto anche un osservatorio e questo osservatorio nel quale siedono tutte le istituzioni competenti ha proprio il compito di monitorare passo dopo passo l’applicazione delle condizioni e delle prescrizioni che sono state introdotte dalla commissione di valutazione d’impatto ambientale. Quindi la cosa che mi preme dire è che questa opera non solo verrà fatta ma verrà fatta nel più attento rispetto dell’ambiente, del paesaggio e della salute pubblica dei nostri cittadini».
Monitoraggio della qualità dell’aria Un monitoraggio dell’aria intorno alla zona dove andrà costruita la nuova pista dell’aeroporto lo chiedono le ‘mamme no inceneritore’ di Sesto fiorentino. «Con la Via sull’ampliamento dell’aeroporto due ministeri certificano quello che i cittadini chiedono da anni: serve un monitoraggio puntuale e costante della qualità dell’aria tramite l’attivazione di nuove centraline nell”area a nord di Firenze, oltre all’avvio della procedura per realizzare una nuova valutazione d”impatto Sanitario che comprenda tutte le opere da costruire nella zona», dunque anche l’inceneritore di Sesto Fiorentino spiegano in una nota le ‘Mamme No inceneritore’’ che aggiungono: «E’ paradossale, però, che una conferma della necessità di un monitoraggio attento della qualità dell’aria sia contenuta in un documento che dà l’ok politico ad un opera altamente impattante. Ci si chiede anche come mai questa attività di monitoraggio e limitazioni non sia prescritta per l”attuale aeroporto».