Con il decreto del Ministero delle Infrastrutture si avvicina il definitivo via libera per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze con la costruzione della nuova pista da 2.400 metri e del nuovo terminal. Il decreto emanato ieri, che dà conto dell’esito positivo della Conferenza dei servizi, dispone il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate dalla realizzazione della nuova pista e delle opere connesse, e sostituisce intese, pareri e autorizzazioni previsti da leggi statali e regionali. Il Mit specifica comunque che «toccherà comunque all’Enac, su impulso del ministro Danilo Toninelli, valutare le azioni più appropriate ed efficaci da intraprendere in merito allo sviluppo del polo aeroportuale toscano, anche rispetto a un finanziamento pubblico che passa in ogni caso attraverso il contratto di programma».
Soddisfatta la società di gestione, Toscana Aeroporti: «Il provvedimento odierno pone un timbro indelebile su un percorso autorizzativo durato 4 anni», ha dichiarato in una nota il presidente Marco Carrai, mentre l’azionista di controllo Eduardo Eurnekian, in questi giorni a Firenze proprio per visionare il progetto di potenziamento, già vede uno scalo rinnovato che «rappresenterà uno dei fiori all’occhiello del gruppo: un’infrastruttura capace di inserirsi in maniera sostenibile nel territorio e all’altezza del prestigio universalmente riconosciuto alla città di Firenze e alla Toscana».
Adesso il percorso dovrà procedere con l’atto approvativo finale da parte di Enac, e quindi con le altre fasi preliminari all’apertura dei cantieri. Ma c’è un’altra incognita, legata all’esito dei ricorsi presentati al Tar dai Comuni della Piana fiorentina e dai comitati contrari alla realizzazione della nuova pista: nell’udienza dello scorso 3 aprile i giudici amministrativi si sono riservati di decidere.