Una lettera a Confindustria per chiedere un incontro aperto sul futuro del nuovo aeroporto fiorentino: è questa la mossa di Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano, cercando di sollecitare un dibattito che non ritiene più rinviabile.
Il confronto «Abbiamo fatto un percorso partecipativo imparziale basato su studi e documenti tecnici e non su generiche opinioni. Questi studi parlano di un’opera che non risolve il problema dei dirottamenti in caso di vento, essendo monodirezionale, che ha vantaggi economici limitati, dato che aggiunge appena tre destinazioni a quelle servite oggi dal Vespucci e in generale di un rapporto costi/benefici sproporzionato. Quando ci troviamo di fronte a un impatto ambientale, anche se l’opera dovesse portare grandi vantaggi economici, siamo obbligati a cercare una soluzione alternativa». Con queste premesse il sindaco di Calenzano Biagioli ha scritto a Confindustria, invitandoli ad un evento pubblico sul nuovo aeroporto fiorentino, alla presenza di tecnici specializzati di entrambe le parti. «Se hanno in mano dati tecnici imparziali contrari a quelli in nostro possesso, che dimostrano la necessità della nuova pista per l’economia e che attestano il basso impatto ambientale per i cittadini della Piana, non dovrebbero avere problemi ad accettare l’invito e ad aprire finalmente il confronto reale che finora è mancato», ha aggiunto il sindaco di Calenzano.
Un sistema da sviluppare «Noi abbiamo sempre sostenuto lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, Firenze e Pisa, e scopriamo che il sindaco di Firenze va a fare la trattativa e l’asse con Bologna non capendo che sta svendendo il sistema aeroportuale toscano all’Emilia Romagna. -ha sottolineato invece il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Stella – Noi siamo fermamente contrari a questa posizione. Noi diciamo che il sistema toscano si deve sviluppare, che è l’ora di far sì che governo, Regione e Comune di Firenze sviluppino l’aeroporto del capoluogo, fare in modo che la pista venga cambiata, che si arrivi finalmente a quei 4 milioni di passeggeri, vorrebbe dire posti di lavoro, possibilità per gli imprenditori di volare e per quelli stranieri di arrivare e liberare Brozzi, Peretola e Quaracchi dai voli giornalieri che appesantiscono quell’area della città. Bisogna fare presto però perché se no la Toscana muore. Il centrosinistra però è diviso ed è contro lo sviluppo, quindi bisogna votare centrodestra».