aeroporto-peretola-firenze.jpg«Sulla lunghezza della pista non c’è alcun tipo di problema, però vogliamo che ci siano garanzie e certezze riguardo ad alcuni aspetti legati all’impatto ambientale e acustico, e sulla mobilità nel territorio». Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, a margine della presentazione a Firenze del nuovo libro di Erasmo D’Angelis, direttore de L’Unità, ‘Un Paese nel fango’, torna sul nodo aeroporto di Firenze.

«Nessun impatto su Prato? Noi vogliamo i dati tecnici» Lo fa sgomberando il campo dagli equivoci: le perplessità, i dubbi e le critiche del Comune di Prato non poggiano sulla diatriba dimensionale, su quei 2.400 metri della nuova pista anziché due chilometri. «Le preoccupazioni sono altre, per questo le abbiamo messe nero su bianco, facendo lavorare i tecnici – ha precisato il primo cittadino  pratese – Professionisti che ci hanno detto quali sono le situazioni che devono essere sistemate, per far si’ che un’importante infrastruttura come quella dell’aeroporto non incida sul buon vivere della cittadinanza». Per Biffoni, infatti, «è bene che non solo si risolvano le situazioni difficili esistenti, ma che non se ne vadano a creare altre. Si faccia in modo cioè che le preoccupazioni dei territori vengano sgombrate dal campo. Questa è sempre stata la nostra posizione: su questa abbiamo presentato le nostre osservazioni, le controdeduzioni sia alla Regione che al Ministero, e a questo ci atteniamo, senza fare alcun tipo di valutazioni politiche, ma restando strettamente connessi ai dati tecnici che hanno messo in campo i professionisti incaricati di studiare il masterplan del nuovo aeroporto».  Come Comune di Prato «non abbiamo un centimetro di territorio occupato da questa infrastruttura, però nel momento in cui si fa una infrastruttura del genere vogliamo che ci siano garanzie e certezze. Toscana Aeroporti ha dichiarato che non c’e’ impatto sulla città di Prato: noi – ha concluso Biffoni – vogliamo che questa definizione sia confortata da dati tecnici, che riescano a risolvere le questioni che interessano a Prato ma a tutta la Toscana».

 

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