Parlare, e scrivere, per enigmi e anagrammi, ma soprattutto risolverli. Tutti gli amanti di questa antica passione, gli enigmisti, si ritroveranno a Monteriggioni il prossimo sabato 8 aprile (agriturismo Il Ciliegio) per il Sesto Simposio Enigmistico Toscano, organizzato dall’associazione culturale “Circolo dei Lenti” di Siena e dal comitato di enigmisti toscani, con i patrocini di Provincia di Siena e Comune di Monteriggioni. I giochi di composizione saranno ispirati al tema del vino.
La tradizione dell’enigmistica classica senese affonda le sue radici fin nel secolo XVI. Era, infatti, il 1538 quando Angiolo Cenni, detto “Il Resoluto”, pubblicò il primo enigma (soluzione, il libro) del Rinascimento che appartenga ad una raccolta ordinata di composizioni del genere, quella dei “Sonetti giocosi da interpretare, sopra diverse cose comunemente note”. Il Cenni, che di professione faceva il maniscalco alla Postierla, fu tra i fondatori della “Congrega dei Rozzi”. Altri enigmi venivano composti, a quel tempo, da personaggi quali l’”Attento” (Lorenzo Fucci, ballerino), l’”Avviluppato” (Marc’Antonio, ligrattiere), il “Dolente” (Ansano Mengàri da Grosseto, pittore), lo “Strafalcione” (Ascanio Cacciaconti, ottonaio), il “Traversone” (Ventura, pittore), il “Voglioroso” (Alessandro di Donato, spadaio).
Un senese importante nella storia dell’enigmistica classica, nella prima metà del Novecento, fu il geniale anagrammista Spada di Sparta (Spartaco Spadacci) cui si devono frasi di assoluta bellezza quali “Il cireneo scortava = la Veronica e Cristo”; “L’umile orto di Getsemani = meritò il lamento di Gesù”; “L’eroica lotta del Piave = è la vittoria dell’epoca” sino a giungere al sempre attuale “La bandiera tricolore = il caro labaro ridente”. Mentre sulle pagine della rivista genovese “Aenigma”, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, che emergono due purissimi talenti enigmistici di casa nostra: Roberto Gagliardi (detto “Tagete” e “Cuor di Mago”), apprezzato e compianto professore al Liceo Classico Piccolomini e Giuliano Ravenni (“Il Priore”), primario ospedaliero, già Onorando Priore, appunto, della Contrada di Valdimontone.
«Una grande soddisfazione per la nostra comunità – afferma il Sindaco di Monteriggioni, Raffaella Senesi –. È per noi un onore ospitare nuovamente le migliori menti dell’arte enigmistica, segno del consolidarsi di un caloroso legame che si è fin da subito instaurato tra Monteriggioni e uno fra i settori più vivi e stimolanti della cultura italiana».
A fare gli onori di casa sarà l’enigmista e poeta senese Riccardo Benucci (detto “Pasticca”), redattore della rivista mensile “Penombra”, insignito la scorsa estate di medaglia di civica riconoscenza dal Concistoro del Monte del Mangia. Presidente dell’associazione “Biblioteca Enigmistica Italiana Giuseppe Panini”, sin dal 1980 s’impegna a rinverdire i fasti della nobile tradizione enigmistica senese, avendo al suo attivo premi raccolti in oltre 150 concorsi di composizione e soluzione. Contradaiolo della Torre, è tra i più assidui collaboratori della “Settimana Enigmistica”, firmando i giochi anche con gli pseudonimi di “Spadaforte” e Rosso fulmine”.