Ascoltando la sempre ottima rassegna stampa di Rai Radio 3 ho sentito il giornalista leggere un articolo – di cui però non ho capito il giornale, e me ne scuso – in cui si diceva che noi italiani ci siamo trasformati: eravamo (sì, c’ero anche io) i Bot-people, ovvero coloro che investivano in Bot, CCt e titoli di stato perché sicuri e con buon tasso di interesse, ed oggi siamo invece B&B People, ovvero proprietari di appartamenti che diamo in affitto ai turisti per qualche notte. La notizia è, ad essere sinceri, vecchia di qualche anno, ma quello che ho trovato ancora più divertente era il tono stupito di chi ha scritto l’articolo, quasi meravigliato del fatto che se ne potesse ricavare “anche 500 euro a settimana” e che possono diventare ben 4500 euro al mese a Roma, città dove i turisti sono veramente tanti.
Non faccio parte della categoria dei B&B People (almeno per ora), ma la cosa ha veramente assunto grandi dimensioni e proprio per questa è ben conosciuta ed analizzata. Salvo, evidentemente, dai giornali quotidiani, il cui distacco dalla vita reale si fa ogni giorno più imbarazzante. Del resto, con un turismo in crescita costante e permanente di almeno il 4% all’anno, l’investimento in bed&breakfast è chiaramente più vantaggioso, e meno rischioso, di qualsiasi azione od obbligazione. E consente, se non altro, di portarsi a casa almeno i soldi per pagare tasse ed utenze di un appartamento che altrimenti peserebbe in negativo sull’economia familiare. Aggiungiamoci la tendenza a preferire gli appartamenti agli alberghi veri e propri, ed ecco che l’incontro fra domanda ed offerta avviene in un punto vantaggioso per entrambi: non essendo un attività professionale vera e propria, e non avendo quindi costi fissi molto alti, i B&B People possono tranquillamente vendere a 100 euro a notte anche appartamenti di medio-alto livello, e questo consente di spendere una cifra equa al turista o a chi è in trasferta per lavoro.
Attività lecita e legittima – se fatto secondo la legge e pagando le tasse sugli incassi – ma che certo mette in difficoltà chi non lo fa per hobby o per arrotondare, ma ha invece costi strutturali e dipendenti da pagare puntualmente a fine mese e deve dunque mettere nel conto della camera qualche euro in più.
Imprenditori del settore che dovrebbero trovare nelle normative nazionali e regionali – l’ho già detto, lo ribadisco, lo dirò ancora – qualche sostegno e sgravio in più per poter competere, c’è spazio per tutti, con i B&B People.