Le tariffe dei musei civici fiorentini vengono ritoccate per consentire maggiori investimenti in cultura. Lo prevede una delibera approvata nell’ultima seduta di giunta. I nuovi prezzi dei biglietti entreranno in vigore da gennaio. Firenze, ricordano da Palazzo Vecchio, «ha posto la cultura al centro del proprio sviluppo sociale ed economico» tanto che, si ricorda, «ha raggiunto consecutivamente nel 2016 e nel 2017 la prima posizione in graduatoria nell’ambito dell’indagine Cultura e tempo libero nella classifica annuale del Sole24ore». Secondo i dati di iCity Rate 2018, il rapporto stilato come ogni anno da FPA sul livello di avanzamento delle città italiane nel percorso verso la trasformazione in smart city, Firenze è poi prima per cultura e turismo. Inoltre, viene rilevato, saranno numerosi i progetti di valorizzazione inerenti le prossime celebrazioni leonardiane del 2019, raffaelliane del 2020 e dantesche del 2021. L’adeguamento tariffario si ritiene quindi necessario nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse per interventi di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso un incremento delle entrate da bigliettazione museale.
Domenica metropolitana invariata La cultura, si legge nel testo della delibera, si è confermata negli ultimi anni un fattore trainante per lo sviluppo economico e turistico, e vettore di reputazione ed attrattività per Firenze. Nulla cambia per la ‘Domenica metropolitana’, la giornata mensile di ingresso gratuito nei musei civici per i residenti nella provincia, che viene confermata e prevede anche tante attività e visite guidate, sempre gratuite. Restano salve anche le gratuità previste (per esempio per i minorenni) nonché le tariffe particolari previste in occasione del progetto ‘Le Chiavi della città’. L’ultimo adeguamento tariffario risaliva al 2013.