Mille persone dentro e fuori la chiesa del Cottolengo tra presidenti, sindaci e cittadini comuni: tutti con lo stesso sguardo attonito su quel feretro bianco. L’enormità della tragedia livella il potere umano dei presenti e non c’è distinzione negli sguardi del governatore Enrico Rossi o della signora di Roccastrada, che quella bambina l’ha vista di sfuggita per strada. Maria Sole Marras è stesa nella bara aperta, con un vestitino in tulle rosa da ballerina, circondata da un silenzio surreale che la morte di una bambina di 8 anni può imprimere su un’intera folla. «Sono stati anni bellissimi», dirà suo padre Leonardo Marras, capogruppo Pd in Regione ed ex presidente della Provincia di Grosseto.
I funerali della piccola si sono svolti nella chiesa del Cottolengo. Presenti oltre a Rossi tutti i consiglieri regionali, i sindaci della Maremma che se ne stanno in disparte riuniti, assessori, persone della politica, ma non solo. Ci sono anche gli amici di Roccastrada, paese natale dei Marras, e quelli di Grosseto. Celebra l’ex vescovo di Grosseto, ora a Prato, Franco Agostinelli, perché è stato lui a battezzare Maria Sole. «Dico poche parole perché non ce ne sono», dice in apertura dell’omelia. Il religioso silenzio viene rotto dalle lacrime quando i compagni di scuola leggono le lettere che hanno scritto per la piccola. «Io sono sempre io, tu sei sempre tu – legge uno di loro – Continua a ridere di quelle piccole cose che ti hanno sempre fatto ridere». Il loro suono squillante libera i presenti dal peso della commozione, che finalmente può sfogarsi in pianto. Parlerà anche Marras, ringraziando tutti: i presenti, il Meyer che ha tentato di curare la piccola («dobbiamo andarne orgogliosi», dice) e infine lei, Maria Sole. «Sono stati anni bellissimi», dice, prima che la commozione prenda il sopravvento, in lui e in tutti. All’uscita, palloncini bianchi vengono lasciati andare verso il cielo e i due genitori li accompagnano con un bacio.