rigore di diamanti contro il verona«Siamo stati dei polli. Abbiamo pensato che il pareggio fosse troppo poco ed abbiamo provato a vincere scoprendoci e concedendo la possibilità ai nostri avversari di segnare. È un peccato perché ancora una volta non raccogliamo per quanto meritiamo». Così a caldo, nel post partita di lunedì sera di Fiorentina–Verona, il tecnico gigliato Vincenzo Montella ha analizzato il sorprendente ko della sua squadra al cospetto dei gialloblù veneti di Mandorlini che grazie alla rete di Obbadi a tempo quasi scaduto conquistano tre punti che le valgono di fatto la salvezza e la permanenza per almeno un altro anno in Serie A.

Addio sogni Champion’s Per i gigliati invece fine quasi matematica dei sogni Champions League per l’anno prossimo e allontanamento anche dai posti che valgono un piazzamento europeo nella stagione 2015-2016. «Se c’è un difetto di questa squadra è che siamo troppo generosi – ha aggiunto il capitano Manuel Pasqual –. Proviamo sempre a cercare a dare quel qualcosa in più, senza pensare a gestire e molto spesso, specie in casa, veniamo puniti. È un peccato perché abbiamo avuto tante occasioni per vincere la partita e le abbiamo fallite, a cominciare dal rigore». Effettivamente se non si può parlare di vera e propria beffa per la Fiorentina contro Luca Toni e compagni, sicuramente per quanto visto in fase di possesso palla e dominio territoriale, i gigliati non possono che uscire con il morale a terra dagli ultimi 90’ visti al Franchi.

Critiche a Montella Proprio lo stadio di Firenze, ad eccezione della curva Fiesole che ha inscenato una bellissima sciarpata, al triplice fischio finale ha fischiato sonoramente la formazione viola, con qualche urlo all’indirizzo anche del tecnico gigliato Vincenzo Montella, accusato di troppo turnover, molto probabilmente in vista della sfida di giovedì prossimo, gara di ritorno dei quarti di finale di Europa League. «Non capisco l’accusa per i troppi cambi: ho mandato in campo la miglior formazione possibile in questo momento – ha replicato l’allenatore della Fiorentina dalla sala stampa al termine del match contro il Verona –. Ho fatto le scelte che mi sembravano più adatte in base allo stato fisico e psicologico dei giocatori. Chi ho mandato in campo aveva motivazioni forti per fare bene e se avessimo concretizzato le chance avute, potevamo vincere ed adesso si sarebbero fatti altri discorsi». Fra l’altro, particolare non secondario, Montella per la prima volta in stagione ha schierato sul terreno di gioco dal 1’ un undici a forti tinte italiane, con ben sei elementi azzurrabili: Pasqual, Rosi, Lazzari, Aquilani, Diamanti e Gilardino. Peccato che proprio gli attaccanti ex Guanghzou abbiano fallito nell’unica competizione a loro disposizione visto che sono esclusi dalla lista Uefa per l’Europa League, con l’ex anche di Bologna e Brescia che ha fallito il quarto rigore consecutivo stagionale per la Fiorentina su altrettanti tentativi.

Verso il ritorno con la Dinamo Kiev Un record tutt’altro che invidiabile. «Se il mister ha deciso di varare una formazione simile e’perché aveva i suoi motivi e credo che nelle logiche di una rosa ampia tutti debbano farsi trovare ed i tifosi, come quelli della ‘Fiesole’, non contestare ma stringersi alla squadra anche dopo qualche battuta d’arresto – ha concluso Pasqual ancora sull’analisi della sconfitta col Verona –. Ora dobbiamo in fretta azzerare i pensieri negativi e concentrarci sulla gara contro la Dinamo Kiev che è fondamentale sia a livello di morale che di ambizioni per l’anno prossimo. Mi auguro uno stadio pieno, che ci sostenga fino alla fine. Inutile fare drammi per questo periodo negativo, abbiamo tutto per fare un grande finale di stagione».