Una fontanella per acqua potabile, liscia, frizzante o semigassata. La Casa dell’acqua verrà inaugurata giovedì 20 settembre (ore 18) a San Quirico d’Orcia – nell’area parcheggio di Via Santa Caterina -, quando sarà attivata l’erogazione dell’acqua e saranno date informazioni alla popolazione sulle modalità di funzionamento e di reperimento delle tessere ricaricabili ed eventualmente di bottiglie e cestelli porta bottiglie.
Il prezzo di vendita al pubblico dell’acqua erogata dalla Casa dell’acqua è fissato in € 0,05 al litro per l’acqua liscia; € 0,075 per l’acqua gassata e semigassata. L’acqua – spiega il Comune di San Quirico d’Orcia – può essere prelevata dai consumatori sia con tessera ricaricabile, sia direttamente con monete (da € 0,05 fino a 2 euro).
Il progetto “Promozione utilizzo acqua del rubinetto”, approvato dal Consiglio Comunale «si pone l’obiettivo di limitare il consumo dell’acqua imbottigliata – sottolinea il sindaco di San Quirico d’Orcia, Valeria Agnelli -, ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e la riduzione dei rifiuti da smaltire».
Zero plastica ed un ambiente più pulito, grazie a singole abitudini quotidiane: l’acqua del rubinetto, infatti, non produce nessun tipo di rifiuto. Mentre per quella in bottiglia si calcola che per la sola produzione siano necessari 350mila tonnellate di pet all’anno, il che significa 665 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di gas serra di circa 910 mila tonnellate di Co2 equivalente. Il trasporto dell’acqua in bottiglia che, in più dell’80 per cento dei casi, avviene su gomma; oltre allo smaltimento delle bottiglie, che vede la raccolta differenziata delle bottiglie attestarsi attorno ad un terzo del totale.
La campagna informativa nazionale sottolinea che nel nostro Paese l’acqua che esce dai rubinetti è molto più controllata, e di qualità spesso superiore, rispetto all’acqua in bottiglia, inoltre il costo di un litro di acqua minerale in bottiglia supera tra le 200 e le 1000 volte quello di un litro di acqua del rubinetto. «Nel nostro Comune – prosegue Agnelli – sono presenti e funzionanti in totale 10 fontanelli pubblici la cui attivazione risale a molto tempo fa, che sono stati mantenuti in efficienza nella volontà di dare a tutti la possibilità di attingervi per scopi alimentari. Oggi il fontanello ha un po’ perso la sua funzione e appare come una forma “datata” di rifornimento dell’acqua potabile; occorrono quindi nuove proposte in grado di offrire una diversificazione del prodotto così come sono reperibili nel mercato»». E così, da venerdì prossimo, in via Santa Caterina, acqua liscia, gassata e semigassata a disposizione di tutti.