LIVORNO – Una perdita di tenuta da una tubazione di collegamento tra darsena petroli del porto livornese e la raffineria Eni di Stagno ha determinato il rilascio di acqua mista a greggio nel fosso del Capannone a Livorno.

A dirlo in una nota è Arpat, il cui personale nel pomeriggio del 20 maggio, su attivazione della sala operativa di Protezione civile, ha effettuato un sopralluogo in via Enriques per lo sversamento. Sul posto presenti anche vigili del fuoco, polizia municipale, tecnici del Comune, personale della raffineria. «Dalle evidenze raccolte – spiega Arpat – risulta che nella tarda mattinata del 20 maggio la raffineria ha avviato un trasferimento di acqua dalla darsena Petroli alla raffineria, utilizzando una condotta vuota, perché inutilizzata per manutenzione da circa un anno, per la quale era prevista una successiva rimessa in funzione. Durante tale trasferimento si è verificata una perdita di tenuta dalla tubazione, causata da due fori individuati successivamente sulla stessa, che ha determinato il rilascio di acqua mista a greggio all’esterno. Il greggio presente nel rilascio è ragionevolmente riconducibile al residuo presente nella tubazione dopo svuotamento preliminare alla messa fuori servizio». La segnalazione dello sversamento, si spiega ancora, è stata fatta intorno alle 15.15 ai vigili del fuoco da un cittadino e il personale della raffineria «ha immediatamente interrotto il trasferimento, inviato le proprie squadre sul posto e ha provveduto ad attivare una ditta specializzata per le operazioni di contenimento». Nel fosso Capannina, in quello della Botticina e in una fossa campestre confluente, sono state collocate panne di contenimento «in modo da impedire che lo sversamento interessasse altre parti: Le operazioni condotte nell’immediatezza hanno permesso di limitare le conseguenze» afferma Arpat.