Quasi dieci miliardi di euro in sei anni: in particolare per le opere fiorentine connesse all’alta velocità e alta capacità ferroviaria e per il completamento del corridoio tirrenico da Rosignano a Civitavecchia e della Due mari E78 Grosseto-Fano.
La firma di oggi a Palazzo Chigi, tra il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, formalizza l’accordo raggiunto ad ottobre tra Regione Toscana e Governo e integra la precedente intesa del 2003 .
L’accordo fissa le risorse – sei miliardi già ci sono, altri tre e mezzo dovranno essere trovati – ribadisce gli impegni e mette ordine in calendari, scadenze e piani di lavoro per le opere infrastrutturali di interesse strategico nazionale, dalle strade alle ferrovie, che dovranno essere realizzate nei prossimi anni in Toscana.
Dal 2000 al 2008 la Regione ha stanziato oltre 15 miliardi per investimenti infrastrutturali, frutto di impiego diretto di risorse proprie o di accordi con governo e enti locali. Con le risorse messe in campo dall’intesa di oggi la spesa salirà a 31 miliardi e 476 milioni. Di questi circa 13 miliardi, poco più del 40 per cento, riguardano strade, porti e trasporti.
Per Martini sono due gli aspetti più significativi di questa intesa: la scelta del project financing per il completamento dell’autostrada tirrenica (il cui primo lotto a Rosignano è già iniziato e il secondo aprir& agrave; i cantieri entro l’estate a Civitavecchia, per realizzare 16 Km di autostrada fino ad oltre Tarquinia); la seconda è che questa intesa coinvolge l’intera regione. In particolare, Martini si è soffermato sulla Due Mari: “E’ prioritario il tratto Grosseto-Siena, fare in modo che i lavori vadano avanti fino al completamento, perché per il tratto successivo tra Siena e Arezzo siamo già ad un punto avanzato e quindi la Toscana avrebbe, dopo tanti anni, una infrastruttura moderna di collegamento trasversale. Adesso – ha concluso Martini – dobbiamo monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e il rispetto dei tempi e lavorare per il reperimento delle risorse ancora mancanti per completare tutte le opere previste dall’intesa”.
Trasporto ferroviario
Sul trasporto ferroviario l’impegno è ultimare il nodo fiorentino dell’Alta velocità entro dicembre 2014, compresa la stazione (o fermata), il sottoattraversamento e l’opera di scavalco dei quattro gruppi di binari, ad altezze diverse, tra Castello e Rifredi. L’intesa evidenzia anche la necessità di potenziare il trasporto ferroviario metropolitano tra la città e i comuni immediatamente vicini, con ulteriori 50 milioni, e l’avvio di un’analisi per la riqualificazione della linea ferroviaria Faentina tra Pontassieve e San Piero a Sieve, sempre nei dintorni di Firenze, per il transito dei treni merci.
Tra le opere individuate come prioritarie ci sono anche il centro sperimentale ferroviario all’Osmannoro, la variante di valico autostradale, l’adeguamento della viabilità sui valichi appenninici tosco-emiliani, l’adeguamento del porto di Livorno e dell’interporto di Guasticce, il potenziamento delle infrastrutture portuali regionali, delll’A11 Firenze-Mare e dei collegamenti transappenninici tra la Garfagnana, la Lunigiana e la costa tirrenica. Sarà potenziata anche la rete ferroviaria della Toscana centrale, in particolare la linea Pistoia-Montecatini-Lucca-Viareggio e il tratto da Firenze a Pisa. Sul canale dei Navicelli, strategico nel collegamento tra la Darsena Toscana nel porto di Livorno e la Darsena Pisana, saranno investiti 25 milioni per renderlo funzionale.
Nella partita dei 9 miliardi e 716 milioni dell’intesa firmata oggi non rientrano gli interventi sull’A1. Le risorse per il potenziamento dell’autostrada del sole e la realizzazione della terza corsia tra Barberino di Mugello e Firenze Nord, il cui progetto è stato recentemente approvato, e tra Firenze sud e Incisa Valdarno sono già acquisite. Nell’accordo firmato oggi si ribadisce comunque la necessità, per il primo tratto, di istituire entro un mese il Comitato di controllo dei lavori previsto dall’atto finale della Conferenza dei servizi e per il secondo tratto di attuare velocemente gli adeguamenti progettuali a seguito del Decreto Via.
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