ROMA – Schiarita di nubi sopra il cielo del Maggio musicale fiorentino dopo l’incontro tra Comune di Firenze, Regione e Ministero.

“Le parti hanno condiviso l’idea di un piano di rilancio delle attività da sottoporre alla Corte dei conti e all’Avvocatura dello Stato con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e aprire il Maggio Fiorentino a nuove progettualità che valorizzino il Teatro e ne aumentino l’offerta culturale”, si legge in una nota congiunta di Palazzo Vecchio ed ente regionale in cui viene “dato atto al ministro e al sottosegretario di aver affrontato con rapidità la questione e che il Ministro si sta impegnando nel trovare una soluzione”.

La svolta è arrivata in un incontro a Roma “per “la situazione dei 300 lavoratori a rischio cassa integrazione e la questione dell’appianamento dei debiti” della Fondazione Maggio musicale, commissariata a marzo, si ricorda, “per ridarle un equilibrio finanziario e amministrativo”. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il ministro Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, il direttore generale Spettacolo Antonio Parente, il capo gabinetto del Mic, Francesco Gilioli, il commissario straordinario del Maggio Fiorentino, Onofrio Cutaia, il presidente della Toscana, Eugenio Giani e il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

“Diamo atto al ministro Sangiuliano – hanno affermato Giani e Nardella – di avere svolto con alto senso di responsabilità istituzionale un ruolo decisivo per arrivare ad un’intesa positiva di tutti i soci nel segno della leale cooperazione. Si è condivisa infatti la necessità di pensare ad una nuova governance per il futuro e di rilanciare un modello produttivo e artistico capace di conquistare un pubblico nuovo e più ampio usando al massimo le potenzialità offerte dalla nuova struttura, anche nell’interesse dell’area metropolitana e della Toscana”.

E ancora: “Non si tratta del solito intervento di salvataggio – sottolineano – perché tutti abbiamo condiviso un cambio strutturale della vita artistica ed economica dell’ente. Ora finalmente voltiamo pagina in questo lungo e difficile percorso che darà una prospettiva di lungo periodo a questa istituzione di livello internazionale”.

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