LIVORNO – Il ravvedimento gli ha consentito di risparmiare 70 mila euro. Il titolare di uno stabilimento balnerare doveva al fisco 250 mila euro, ma ha trovato un accordo per 180 mila.

Per il bagno era scattatta una verifica fiscale “a causa di vari indizi di pericolosità venuti in evidenza. L’attività origina da un approfondimento di vari alert di rischio, analisi di dati dichiarativi e ‘matching’ delle varie informazioni acquisite dai militari, emergendo in particolare la bassa redditività dichiarata annualmente rispetto al numero di ombrelloni ed al sicuro ampio volume di fruitori dell’attività”.

In particolare “è emerso come il numero di ombrelloni e dei clienti stagionali dichiarati nei cd.modelli Isa (Indicatore sintetico di affidabilità) fossero all’evidenza non congrui e palesemente non in linea con le effettive e reali potenzialità dello stabilimento da oltre 200 ombrelloni: ne venivano dichiarati fino al 50% in meno.

Inoltre sono state contestate oltre trenta mancate emissioni di scontrini e ricevute fiscali per locazioni di ombrelloni e sdraio. All’esito del controllo è stata contestata una complessiva evasione fiscale superiore ai 250mila euro tra imposte dirette (ricavi non dichiarati) ed Iva”.

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