«La situazione in Toscana è ancora tutto sommato gestibile, anche se faticosa, soprattutto in certi territori. Oggi stiamo assistendo oltre 8.600 migranti. Ma se vogliamo che il nostro modello di accoglienza diffusa continui a funzionare, sono necessari dei passi avanti importanti». Lo ha detto il presidente Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni intervenendo a un incontro sul tema dell’accoglienza dei migranti a Firenze. «Chiediamo la deroga del blocco delle assunzioni o comunque percorsi premianti per i comuni che fanno accoglienza – ha aggiunto – o che fanno parte della rete Sprar, anche per decidere la ripartizione dei profughi; chiediamo che le risposte alle richieste di asilo abbiano tempi più brevi, perchè non possiamo mantenere una persona per due anni in attesa di sapere il suo destino».
Migranti in Toscana Tra le richieste di Biffoni spiega «anche che parta il turn-over dei profughi: chi ne ha diritto, deve essere protetto e tutelato, per gli altri dobbiamo fare delle diverse valutazioni. La macchina funziona solo se non diventa troppo pesante». Ad oggi, in Toscana sono accolti 8.654 migranti, distribuiti in 628 strutture. I Comuni ‘accoglienti’ sono 208 su 279, ovvero il 75% del totale. La provincia di Firenze accoglie 2.431 migranti (158 strutture in 158 Comuni); Arezzo 893 (116 strutture in 28 Comuni); Grosseto 487 (21 strutture in 15 Comuni); Livorno 935 (31 strutture in 9 Comuni); Lucca 773 (63 strutture in 22 Comuni); Massa 452 (34 strutture in 14 Comuni); Pisa 838 (78 strutture in 31 Comuni); Pistoia 661 (52 strutture in 19 Comuni); Prato 537 (31 strutture in 7 Comuni); Siena 647 (44 strutture in 25 Comuni). «Il sistema toscano si basa sull’accoglienza diffusa sul territorio – ha detto ancora Biffoni– per dare una sistemazione dignitosa ai migranti senza creare tensione sociale. Sono decine gli esempi di ‘buone pratiche’ messe in atto dai nostri Comuni per integrare i migranti nel territorio. Ed è un sistema che funziona, e che va sostenuto».