«Esiste un rapporto della commissione diritti umani del Senato del febbraio 2016 che dimostra in modo scientifico e documentato come i Cie non servano assolutamente a dare effettività ai provvedimenti di espulsione. Gli unici Cie che conosciamo sono luoghi disastrosi per i diritti umani». Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervistato da Repubblica, ribadisce il suo no: «Non possiamo riproporre ciò che è già fallito».
Straniero terrorista, equazione assurda «Senza accordi bilaterali con i paesi d’origine, e soprattutto senza una normativa che differenzi le espulsioni con accompagnamento forzato dalle semplici intimazioni, che dovrebbero essere la norma secondo le direttive europee, non ci sarà nessun incremento di sicurezza e di effettività delle espulsioni. Si moltiplicheranno invece i problemi che hanno portato alla chiusura di molti Cie negli scorsi anni», dichiara Rossi. «La paura è concreta, come il senso di insicurezza. Ma l’equazione tra straniero clandestino e terrorista – sottolinea – è una follia. Per questo bisogna continuare col modello che ha funzionato di più. Alle caserme di 1.400 persone, come a Cona, la Toscana ha opposto il modello dell’accoglienza diffusa sul territorio. Piccoli gruppi da includere nelle comunità e anche da coinvolgere in lavori socialmente utili».