striscione_empoliHa destato più di qualche perplessità e sicuramente tanta sorpresa lo striscione esposto domenica scorsa, nel corso della sfida di campionato fra Empoli e Genoa, dai tifosi azzurri presenti nel settore ‘Maratona’ dello stadio ‘Castellani’, di contrarietà all’obbligazione dei vaccini: «No all’obbligo vaccinale, si alla libera scelta» è il testo di due lenzuoli con scritta blu mostrati durante l’ultimo match interno degli uomini allenati da Giovanni Martusciello. La cosa ha fatto discutere, tanto che ieri proprio sul tema vaccini è intervenuto in prima battuta il governatore della Toscana, Enrico Rossi. «Una diffusione di una cultura antivaccinalista in Toscana? Lo so, c’è un movimento forte di cittadini, però sono convinto e sereno che le vaccinazioni sono un elemento di tutela della salute individuale e di interesse collettivo, come recita per l’appunto la Costituzione – ha raccontato il governatore Rossi – Si prosegue, dicendo che non si può obbligare nessuno alle cure che non sono previste per legge. Però, la vaccinazione non ha bisogno di ricorrere al secondo punto, che non ha a che fare con la vaccinazione, è il primo punto. Io vaccino perché intendo tutelare la salute individuale e al tempo stesso è interesse della collettività raggiungere un certo target di vaccinati, all’interno di una determinata coorte, come dice chi se ne intende, perché se non si raggiunge il risultato non esiste. Quindi, la vaccinazione è proprio il massimo di questa combinazione della salute come elemento di interesse individuale e di interesse collettivo al tempo stesso. E si va al di sotto di un certo livello la scienza medica ci dice che, poi, si possono procurare danni piuttosto consistenti alla salute della popolazione, e quindi direttamente anche alla salute individuale». La giunta regionale ha varato da poche settimane una legge sull’obbligatorietà dei vaccini per i minori frequentatori di asili e scuole materne, che adesso per essere definitivamente approvata deve passare al vaglio del Consiglio regionale. «Naturalmente, io capisco che ci possa essere un elemento egoistico nel fatto che non sottopongo a quella percentuale minima di rischio di vaccinazione, ma come ogni azione dell’uomo – ha concluso Rossi – anche la vaccinazione ha una percentuale di rischio, però mi pare un atteggiamento non comprensibile, non giustificabile e, quindi, credo che si fa bene a fare la legge».

L’assessore Saccardi: «E’ una scelta fatta a tutela della collettività» Sul tema vaccini oggi ha preso posizione l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi. «Non sapevo dello striscione mostrato domenica scorsa dai tifosi dell’Empoli ma so che ‘è un movimento che è contrario alla vaccinazione obbligatoria che, voglio ricordarlo, obbligatoria non è – ha evidenziato Saccardi-. Non obblighiamo a vaccinare nessuno che non voglia farlo. Quella che prevediamo è una misura che noi abbiamo posto come condizione per l’accesso a certi servizi. E’ una scelta fatta a tutela della collettività perché quando si sta in una comunità e si accede a determinati servizi si devono rispettare determinate condizioni. Ci siamo affidati a una scelta non di carattere personale ma a quello che ci dicono gli esperti e a quanto scritto nel piano nazionale vaccini. Gli esperti, non io, ci dicono che sui vaccini c’è un timore infondato e che se anche si fanno più vaccini insieme non c’è pericoli per la salute dei bambini. Noi ci siamo attenuti a quanto scritto nel piano nazionale vaccini. L’obbligo riguarda l’asilo nido e le scuole materne – ha concluso Saccardi – Vogliamo dare con una legge un segnale molto forte, in un periodo in cui sui vaccini si sta ascoltando di tutto e di più. La legge non ha nessuna pretesa di imporre un comportamento sanitario ma ha sicuramente la finalità di dire da che parte stanno le istituzioni e quali sono i valori che una società persegue. Il vaccino non è una cosa superflua ma un grande strumento di prevenzione che garantisce non soltanto il singolo ma la comunità. Per questo essendo una misura di salute collettiva, anche secondo il Tar non confligge con la Costituzione. La vaccinazione è una grande misura di tutela non solo personale ma collettiva».