Dieci tonnellate di abiti per un valore stimato di un milione di euro. E’ la merce a marchio contraffatto mescolati ad abiti usati in due enormi magazzini di Prato e Pistoia sequestrata questa mattina nei mercati rionali di Milano dalla Polizia locale di Milano. I titolari delle due ditte, italiani, sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria per commercio e produzione di merce contraffatta e per ricettazione. per commercio e produzione di merce contraffatta e per ricettazione.
 
Abiti contraffatti mescolati a quelli raccolti per beneficenza in Germania I capi di abbigliamento contraffatti riguardano le maggiori griffe come Louis Vuitton, Chanel, Lacoste, Ralph Lauren, Burberry, D&G, Armani, Prada, Woolrich, Moncler, Colmar  L'Unita' antiabusivismo della Polizia Locale di Milano, in con la collaborazione con le Polizie Municipali di Montemurlo (Prato), Montale (Pistoia) e la stazione dei Carabinieri di Montale, ha così concluso una lunga indagine alla quale hanno lavorato in totale 25 agenti dei comandi delle Polizie di Milano e della Toscana e i carabinieri di Montale. L’operazione era partita dai mercati di Milano, dove sono state trovate, nel corso di una perquisizione, fatture emesse da due ditte specializzate nella vendita di abbigliamento usato. Si è quindi scoperto che gli abiti contraffatti e confezionati nell'area di Prato venivano messi in sacchi trasparenti insieme ad abbigliamento usato proveniente dalla Germania e raccolto per beneficienza, che venivano a loro volta inseriti in sacchi di juta bianchi da 400 chili, venduti direttamente agli ambulanti provenienti dal nord e centro Italia. Il valore di vendita dei sacchi era diversificato a seconda della qualità della merce contraffatta, andando da un minimo di 1-2 euro a un massimo di 6-7 euro al chilo.